Cézanne a Firenze, Palazzo Strozzi dal 2 marzo al 29 luglio 2007
Cézannemania, 2007
Tutta Firenze per Cézanne a Firenze
A lezione da Cézanne
Dal 2 marzo al 29 luglio 2007 Firenze splende dei colori di Cézanne. Tornano a Firenze alcune
fra le opere piů importanti di Cézanne che, circa un secolo fa, erano parte integrante delle collezioni custodite nelle case
fiorentine di due giovani collezionisti americani residenti a
Firenze, Egisto Paolo Fabbri
(1866 – 1933) e Charles Alexander Loeser (1864
- 1928).
A Palazzo Strozzi si tiene infatti Cézanne a
Firenze, oltre 100 capolavori in mostra delle piů famose collezioni
internazionali. La grande esposizione č stata ideata per
celebrare sia il genio enigmatico di Paul Cézanne nel
centenario della morte.
Tra Ottocento e
Novecento, Fabbri e Loeser raccolsero infatti nelle
loro ricche dimore in cittŕ circa
50 dipinti del maestro di Aix, contribuendo non poco
all’affermazione di un artista sperimentale e solitario, disprezzato in vita
dalla grande critica, oggi venerato come padre della pittura moderna.
Posta sotto l’alto patronato del
Presidente della Repubblica, l’esposizione (www.cezanneafirenze.it) č promossa, progettata e prodotta
dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e realizzata dalla Fondazione Strozzi.
I curatori sono Francesca Bardazzi, nota studiosa del
collezionismo di Cézanne in Italia, e Carlo Sisi, giŕ
direttore a Palazzo Pitti della Galleria d’Arte
Moderna, uno dei massimi esperti del periodo.
L’assoluta particolaritŕ di Cézanne a
Firenze č aver riunito per la prima volta, le opere piů
notevoli delle raccolte Fabbri e Loeser che, prima di essere disperse negli
anni tra le due guerre mondiali, furono le piů importanti al mondo. In
netta controtendenza rispetto allo spirito estetico del tempo, e con grande meraviglia dello stesso artista, Fabbri arrivň
infatti a possederne 32 dipinti, Loeser 15. Collezioni che diffusero
l’apprezzamento per Cézanne
tra la comunitŕ internazionale e che provocarono nell’ambiente artistico di
Firenze una svolta verso le poetiche dell’avanguardia.
L’esposizione
offre dunque una doppia opportunitŕ: da un lato l'occasione unica di ammirare,
per una volta affiancati, capolavori oggi dispersi ai
quattro angoli del globo; dall’altro il piacere di riscoprire una Firenze
cosmopolita e un contesto intellettuale raffinato, che ebbero per protagonisti
straordinarie personalitŕ come Bernard Berenson, Vernon Lee, Edith Wharton e
tantissimi altri studiosi, artisti, scrittori, attratti in riva d’Arno
dall’amore per la cultura e l’arte classica.
Sono oltre venti
i Cézanne in mostra, tra cui i celebri La signora Cézanne sulla poltrona rossa,
Casa sulla Marna (eccezionalmente prestata dalla Casa
Bianca), Frutteto, Le Bagnanti e la
Cena in casa di Simone, copia giovanile dell’omonima opera di
Paolo Veronese, scomparsa dal 1945 e ora ritrovata dalla curatrice. Intorno a
questo nucleo sono esposte numerose tele di Pissarro,Van Gogh, Matisse, Sargent, Denis, Cassatt, Weir, La Farge, artisti europei e
americani con i quali soprattutto Fabbri era in contatto. Importante,
come riferimento, anche la presenza di contemporanei italiani: Fattori, Gordigiani,
Soffici,
Andreotti, Rosso, Ghiglia, Rosai,
e altri. I dipinti provengono da istituzioni pubbliche e da collezioni private:
Casa Bianca, Metropolitan
Museum of Art di New York, Thyssen Bornemisza
Collections, National Gallery e Royal Academy di Londra, Museo dell’Ermitage di
San Pietroburgo, National
Gallery of Art di Washington, Detroit
Institute of Arts e Gallerie d’Arte Moderna di Firenze e di Roma, ecc.
Particolare
rilievo l’esposizione dedica alle figure di Fabbri (erede di emigranti
fiorentini e lui stesso pittore) e Loeser (di origine tedesca), le cui famiglie
avevano accumulato negli Stati Uniti ricchezze straordinarie. Uno zio di Fabbri
era socio del famoso banchiere Pierpont Morgan.
Cézanne a Firenze č stata
presentata alla stampa da Edoardo Speranza, Presidente dell’Ente Cassa di
Risparmio, dal Sindaco Leonardo Domenici e da Lorenzo Bini Smaghi,
Presidente della Fondazione Strozzi. Insieme ai curatori, ha partecipato anche la Soprintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina
Acidini. Main sponsor il Gruppo Banca CR Firenze. Il
catalogo č pubblicato da Electa. Per la sua rilevanza, la mostra č stata
inserita nel Progetto Magnifico, il sistema integrato di comunicazione e di promozione del Ministero per i Beni e le Attivitŕ Culturali
“L’Ente
Cassa di Risparmio di Firenze”, ha detto Speranza, “sottolinea con questo
evento il proprio impegno per la riscoperta e il recupero della natura internazionale
di Firenze, e per qualificarne l’offerta culturale. Dopo i successi delle mostre sul
Rinascimento (Botticelli e Filippino, Arnolfo di Cambio, Leon Battista Alberti,
Giambologna, Leonardo), l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze propone ora al pubblico e agli studiosi un
importante recupero storico-artistico legato all’arte moderna. Un’iniziativa di indiscutibile novitŕ, attrattiva e grande valore
scientifico, frutto di importanti sinergie ”.
Voto
8