Hugues Pagan, Quelli che restano
Hugues Pagan, In fondo alla notte
Hugues Pagan, La notte che ho lasciato Alex
Hugues Pagan, Operazione Atlanta
In una Parigi nera, la scrittura di Pagan inietta il nichilismo di chi non crede che il mondo possa cambiare. I suoi personaggi
vivono di tormenti, divisi da contraddizioni e pervasi da ambiguità diffuse. Nelle sue opere non si esce con la speranza e non ripristina un ordine ufficiale, poiché la realtà è caos e le regole di vita
sono indefinite e connotate da tinte grigie.
Operazione Atlanta procede per incastri successivi fino a costruire un gioco di potere che
rischia di travolgere i protagonisti. Il commissario Château, boss dell’Usine, ha messo in atto un operazione per catturare vivo o morto Berg, ex terrorista, ma dall’identità
oscura. Ma Berg esiste o è solo il frutto maligno di una macchinazione? Château
non ha fatto i conti con i cani sciolti: Milard, detective sbattuto dal dolore,
ma dal fenomenale fiuto investigativo che sta mettendo il naso dove non dovrebbe e Mauber, giustiziere al di fuori delle regole con un passato nei corpi speciali, forse l’unico in grado di scoprire chi è Berg. Saranno loro a stringere un’imprevista alleanza che costerà cara ai registi occulti dell’operazione e che
si concluderà con un lungo percorso violento, che lascerà
strabiliati i lettori. Il romanzo sorprende per i
continui cambi di scena e grazie ad una tensione crescente, combinato al primo
piano disegnato su personaggi carismatici nel delineare il loro impasse emotivo,
esprimendo a muso duro l’amaro sapore decadente di un quotidiano che
regala attimi lirici fino al tramonto di un lungo giorno.
Voto
7 ½