Hugues Pagan, Quelli che restano
Hugues Pagan, In fondo alla notte
Hugues Pagan, La notte che ho lasciato Alex
Hugues Pagan, Operazione Atlanta
La
narrativa
noir francese è sempre stata una fucina di talenti inesauribile nel tempo,
e uno dei nomi di punta dell’attuale panorama è
sicuramente Hugues Pagan. In questo suo
romanzo d’esordio, si parte da una livida provincia francese, con un manipolo di
personaggi che vivono come ombre.
Jacques
Cavallier è un ex sbirro con un passato da dimenticare e una scia di sangue che
lo perseguita anche nella sua nuova carriera di
giornalista. Anita è il suo amore e sembra donargli una seconda possibilità. Ma
qualcosa infrangere il suo presente: Jacques inizia a ricevere periodicamente
dei versamenti di denaro da sconosciuti, e successivamente
si accorge di essere pedinato e diventa inconsapevolmente l’obiettivo di un
killer. Il suo vecchio compagno Chess è invischiato in un affare di droga dalle
enormi proporzioni ed è scomparso. Jacques diventa il bersaglio involontario
delle indagini della polizia, che cerca di sapere da lui cose che non è a conoscenza e il suo ignorare i fatti lo metteranno con
le spalle al muro. Una
storia dove le prospettive si sommano, nutrendosi di sfumature e spingendo
i protagonisti verso una strada lastricata di violenza, dove il confine tra il
bene e il male è labile. Pagan
usa un linguaggio diretto e tagliente come una lama da rasoio e affonda i suoi
bisturi come un abile chirurgo nelle piaghe caratteriali dei personaggi per
dipanarsi lungo i corridori della storia con dialoghi circolari nelle sue
funzioni di svelare corruzione e sporcizia morrale. Un noir rigorosamente
compiuto, dosato su un ritmo narrativo che diventa canto disperato sui
perdenti, che vivono questo romanzo come schiacciati da memorie ingombranti e
rimpianti profondi. Anche se è un libro di anni fa, e solo ora disponibile in
Italia, trova la sua attualità nel fallimento dei protagonisti, lesi da una
verità che si adombra e trova zone charoscure senza lasciare nessuna traccia,
se non una orma umana persa nelle sue tribolazioni.
Voto
8