Robert R. McCammon, Hanno Sete, 2005
Robert McCammon, L’ora del lupo, 2006
Robert McCammon, La via oscura, 2008
Robert McCammon, La maledizione degli Usher, 2009
Robert McCammon, Mary Terror, 2010
Ogni
qual volta si affronta un romanzo di McCammon, si rimane incantati dal fluire
delle frasi che ci porta lungo un sentiero composto da
luccicanti parole e un invidiabile senso visivo nel trasmettere alla sue storie
un atmosfera avvolgente. Prendere il crollo di casa Usher,
uno dei racconti più belli di Edgar
Allan Poe, e immaginare un seguito, dove la dinastia di famiglia non si
estingue con la morte di Roderick e Madeline ( i protagonisti del racconto
originale ), ma che un altro fratello assicura il mantenimento della
discendenza, non è impresa facile. Questo romanzo diventa un
avvincente storia che ripercorre con intrigante stimolo le vicende della
potente dinastia di armatori statunitensi, tra segreti, omicidi e ossessioni.
Rix
Usher, scrittore in crisi, è chiamato al capezzale del padre morente, nella
tenuta di famiglia in Nord Carolina. Discendente di una famosa dinastia di
fabbricanti di armi, è un pacifista convinto che si è allontanato
da tempo dal nucleo famigliare, soprattutto per il business
creato in funzione agli armamenti. Lo scopo di Rix è congedarsi dal genitore,
con cui ha un rapporto difficile, e poter rientrare ad Atlanta dove risiede. Ma
l’improvvisa riunione di famiglia, che deve portare alla scelta di un erede tra
Rix e i suoi fratelli: Boone, dedito a loschi traffici e Kattrina, modella
arrogante dipendente dalla droga, si nsidiano strane
presenze. Queste sinistre figure che gravitano nell’immensa residenza, sono
solo uno dei tasselli dell’enigma degli Usher:
famiglia di lugubre passaggio nel corso del tempo, portatrice delle insidie del
potere come aberrazione mentale e corruzione dello spirito. McCammon
disegna la tipica grandiosa famiglia americana che prospera in un impero di
affari, costruito sulle basi della vendita di armi da fuoco, condizioando le
sorti del mondo esterno. Lo scopo dello scrittore dell’Alabama è trasporre la
natura maledetta degli Usher, fuori dalle limitanti mure della casa, per
diventare manifesto d’orrore dell’intera umanità, in questa turpitudine
militarista di respiro dominante, che sottoscrivere in senso aperto il bisogno
di ritrovare una voce tollerante e aperta verso il prossimo. In questa opera dal ritmo incalzante, spicca maggiormente
l’immaginazione come tratto saliente di una scrittura vigorosa, indirizzata a
possedere il lettore lungo questo spettacolo
gotico che ci lascia meravigliati come solo McCammon sa fare.
Voto
9