Giovedì
20 novembre 2008 alle 18,30 alla Sala Grande delle Biblioteca delle Oblate (via
dell’Oriuolo 26) a Firenze viene presentato il libro
“IPOSTUDIO
– La concretezza della modernità” di Marco Mulazzani.
La pubblicazione, che fa parte della collana Documenti di Architettura che Electa
pubblica dal 1980, in
questo numero 174 si avvale di un saggio introduttivo dell’architetto e
saggista laziale Franco Purini - sua la cura del Padiglione Italiano alla X
Mostra Internazionale dell’Architettura di Venezia nel 2006.
La
serata vede la presenza dell’autore, l’architetto Marco Mulazzani, e di tre nomi di spicco dell’architettura
italiana e internazionale: Adolfo
Natalini, Franco
Purini e Francesco
Dal Co, storico dell’Architettura allo IUAV di Venezia, direttore di Casabella
e direttore scientifico del settore architettura di Electa.
A
distanza di dodici anni i Documenti di Architettura tornano ad occuparsi di uno
studio fiorentino. Risale infatti al 1996 il volume di
Vittorio Savi su Adolfo Natalini, Documenti di Architettura numero 43.
Come
scrive Purini nella sua introduzione Nel ricco e variegato mosaico delle declinazioni
regionali in cui si definisce e si articola l’architettura italiana
contemporanea, la tessera toscana spicca per la sua singolarità. Essa vive infatti una condizione del tutto
particolare, fatta di una forte autonomia problematica e linguistica.
Michelucci, Savioli, Ricci, Fagnoni, Gamberini, Koenig, Detti, Branzi, Natalini,
Pettena, Andreini, Rossi Prodi, Casamonti, Pellegrini sono alcuni tra i protagonisti di una
disciplina che affonda le sue radici in maniera mirabile in questa regione. Ed
in una cerchia di eccellenza di studi di giovani architetti si inserisce il
lavoro di Ipostudio.
Di
Ipostudio (in collaborazione con CSPE ed Elio Di Franco) è il progetto in
esecuzione del Centro Direzionale dell’Ospedale di Careggi,
con la chiusura dei lavori prevista a fine anno 2009,
e quello, ad esempio, della Biblioteca di Architettura nel complesso delle
Murate, sempre in città.
Il
volume ripercorre le tappe fondamentali della carriera di Ipostudio Architetti
Associati, fondato nel 1993 da Lucia Celle, Roberto Di Giulio, Carlo Terpolilli ed Elisabetta Zanasi
Gabrielli, a cui si aggiunge nel 2002 Panfilo Cionci. Autore di progetti e di realizzazioni di rilevante
significato sociale (scuole, ospedali, edifici universitari, residenze
sanitarie assistenziali) ha dato vita ad un linguaggio dotato di un’indubbia originalità.
Tale
linguaggio – scrive Mulazzani – fa propria la tensione oppositiva e
generativa dell’architettura toscana, vale a dire quel contrasto tra oscurità e
razionalità – non va dimenticato che la parola ragione copre in questa terra
uno spettro che va da Dante a Filippo Brunelleschi, da Nicolò Machiavelli a Galileo
Galilei – che ne ripercorre in filigrana ogni espressione.
Voto
8