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  23/04/2024 - 15:46

 

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Il fascino della Bianchina
Dal 1957
Il 26 e 27 maggio 2012 una due giorni dedicata alle macchine d’epoca
A Firenze primo concorso nazionale di eleganza e bellezza per autovetture organizzato dal Bianchina club

 




                     di Giovanni Ballerini


Altro che Morgan o Jaguar d’antan. A Firenze domenica 27 maggio 2012 sfilano 40 autovetture d’epoca Autobianchi Bianchina. Alle 9.30, in Largo Annigoni si tiene il primo concorso nazionale di bellezza “Bianchina, l’eleganza discreta degli anni sessanta”, la manifestazione organizzata dal Bianchina Club con la collaborazione del CAMET (Club Auto Moto d’Epoca Toscano) e del Vespa Club Fiesole, con il patrocinio dei comuni di Firenze e Fiesole. I partecipanti indossano per l’occasione un abbigliamento in tema con il periodo di produzione della vettura presentata. A partecipare saranno i vari modelli della storica macchina italiana degli anni 60: le categorie Trasformabile, Cabriolet, Berlina ed Altre (Panoramica, Giardiniera, Furgoncino) che gareggeranno per il premio “Best of the Show”, la Bianchina più elegante, decretato da una giuria di esperti. Sono previste partecipazioni da tutta Italia e dall’estero. Il presidente nazionale del Bianchina club è Enrico Longhi di Livorno e il responsabile della Toscana dell'associazione è Giampaolo Luchini di Firenze. "Non è solo una passione, ma una malattia - ha detto Giampaolo Luchini, responsabile del Bianchina Club della Toscana -. Io l'ho comprata nel 74 e da quel giorno non l'ho più abbandonata. E' una macchina che mi fa tornare indietro nel tempo senza nostalgia".
Il raduno parte sabato 26 maggio 2012 da Pratolino (ore 9.00) e l’itinerario prevede il passaggio al Santuario di Montesenario. Alle 15.30 l’arrivo al Teatro Romano di Fiesole: qui le macchine sosteranno fino alle 18.30. Il giorno seguente, domenica 27 maggio, a Firenze (Largo Annigoni) si terrà la sfilata (9.30) e la premiazione dei vincitori del concorso (12.30). Si calcola che in Italia esistano ancora circa 2.500 Bianchina non radiate. Le regioni dove sono più numerose sono il Veneto e la Sicilia. Il Club infatti ha il maggior numero di soci in queste regioni, ma tutte le delegazioni regionali sono attive e vengono organizzati ogni anno una decina di raduni in tutta Italia ed al'estero. In totale il Bianchina Club, dal 1996 ha staccato oltre 1000 tessere. Le quotazioni delle Bianchina sono salite sensibilmente negli utlimi anni, forse proprio per l'intensa attività del Club che ne ha rinnovato l'immagine e promosso la conoscenza tra gli appassionati di auto d'epoca e non. I prezzi, approssimativamente, vanno dai 5000 euro per berlina e panoramica ai 10.000 per la trasformabile ed anche oltre 15.000 euro per la cabriolet. Ovviamente conta molto lo stato di conservazione ed originalità, potendo essere il costo di un restauro ben fatto superiore al valore commerciale. Il Bianchina Club è diffuso anche all'estero ed ha una Delegazione molto attiva in Svizzera, a Zurigo. Molti soci sono presenti in Francia e Germania e se ne contano anche in Danimarca, Gran Bretagna, Olanda, Svezia, Stati Uniti e Sudafrica.
Il primo modello di Bianchina fu denominato Trasformabile per la versatilità con cui si trasformava da berlina a cabriolet una volta abbassata completamente la capote in tela vinilca. La Bianchina fu presentata a Milano il 16\9\1957; al contrario della Fiat 500 incontrò subito il favore del pubblico e della stampa; costava qualcosina in più rispetto all'utilitaria Fiat,( 565.000 lire a fronte delle 495.000 ) ma in compenso offriva molto di più a cominciare dalla verniciatura in 8 tinte tutte bicolori, per poi passare all'impianto di riscaldamento ed a quello di aerazione forzata del parabrezza, e per finire all'elevato grado di finitura dei pannelli e dei sedili anteriori e posteriori. La meccanica e le parti strutturali erano uguali sia per la Fiat 500 che per la Bianchina; motore bicilindrico raffreddato ad aria di soli 479 cc con 13 CV di potenza massima (che nel tempo arrivarono a 16,5) per una velocità max di poco più di 80 Km/h. Nel 1960 furono lanciati di altri due modelli significativi di Bianchina; la “Cabriolet” e la “Panoramica”. Due auto profondamente diverse nello stile e nello spirito: la prima un'auto per il tempo libero, l'altra per il lavoro e l'uso quotidiano. La Bianchina Cabriolet, forse ancor oggi il cabriolet più piccolo mai costruito, era omologato per 4 persone e caratterizzato dalla capote in tela gommata nera che si ribaltava completamente offrendo una visuale a 360 gradi sul panorama circostante; era adatta in particolare per le vacanze estive e come seconda auto per le signore eleganti. La Bianchina Panoramica era la piccola station-wagon degli anni '60; all'epoca del suo lancio lo slogan ufficiale della casa madre era “bella, comoda e maneggevole” La Bianchina Panoramica è destinata ad un pubblico più vasto e sarà la vera utilitaria di successo dell'Autobianchi. Nei 9 anni di produzione ne uscirono dalle catene di montaggio più di 177.000; fu un vero successo di vendite sin dalla sua presentazione nel giugno del 1960. Venne soppiantata dalla Giardiniera che, dal 1969 fu prodotta con il marchio Autobianchi negli impianti di Desio, con la stessa carrozzeria della Fiat 500. La Berlina 4 posti venne presentata a Ginevra nel 1962 e sostituiva la trasformabile garantendo un'abitabilità assai più elevata, con 4 posti veri. Era caratterizzata da un ampio lunotto posteriore posizionato perfettamente in verticale e del tetto dalle linee molto squadrate. Il suo prezzo di listino 560.000 lire era concorrenziale rispetto alle altre Bianchine ma risultava eccessivo se raffrontato con la Fiat 500 di cui manteneva inalterate tutte le caratteristiche meccaniche con motore verticale. Negli anni di produzione, dal 1962 al 1969, ne furono prodotte circa 109.000. La panoramica venne prodotta anche in versione commerciale con la denominazione di Furgonetta, sia nelle dimensioni usuali che con vano carico maggiorato e rialzato (detta "tetto alto"). Furono inoltre prodotte artigianalmente alcune panoramiche completamente aperte e con sedili in vimini, chiamate spiaggine, ma quasi tutte quelle esistenti adesso sono panoramiche malamente ed abusivamente tagliate negli anni successivi.

Voto 8 

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