Biennale Cinema:
presentazione 71°edizione
Biennale Cinema:
Perle dalla 71° Mostra
Biennale Cinema:
Bilancio della 71° Mostra
Per fronteggiare la concorrenza dei festival
internazionali, sempre più abili nel marketing Venezia 71 si fa agguerrita. Il direttivo veneziano dalla sua, dopo la sala del Palazzo del
cinema, quest’anno propone il rinnovamento anche della Sala Darsena e prezzi bloccati degli hotel per le delegazioni dei film partecipanti, per cercare di richiamare le case di produzioni mondiali. Come sempre il problema maggiore del festival veneziano sono le scarse infrastrutture e il caro prezzo di hotel e ristoranti. Pian piano si dovranno migliorare questi aspetti al Lido, per mantenere maggiormente competitivo la manifestazione cinematografica. Diciamo che Barbera e Baratta sono sulla strada giusta nel cambiare il look della Mostra, visto anche la crisi congiunturale economica del momento.
Passando alla selezione cinematografica, quest’anno i Leoni d’oro alla carriera sono stati attribuiti a due cineasti statunitensi, cioè alla montatrice Thelma Schoonmaker e al regista e documentarista Frederick Wiseman. A James Franco il 5 settembre 2014 alle 14.30 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema sarà invece consegnato il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2014 della Mostra Internazionale del Cinema n.71
Il concorso internazionale avrà venti film che concorreranno per il Leone d'Oro 2014, tre di autori italiani, uno ci riconduce alla storia del nostro paese, Pasolini di Abel Ferrara. E poi Saverio Costanzo con
Hungry Hearts, girato a New York con Adam Driver e
Alba Rohrwacher; Mario Martone che porta Giacomo
Leopardi sullo schermo ne Il Giovane favoloso con Elio Germano, Michele Riondino e Massimo Popolizio. Ultimo italiano in concorso Anime Nere di Francesco Munzi con Marco Leonardi, Peppino Mazzotta e Anna Ferruzzo. Altri film in gara sono David Gordon
Green, con Manglehorn, la storia di un ex
detenuto (Al Pacino) che cerca di cancellare il passato lavorando come ferramenta in una piccola città, attenti anche a Good Kill di Andrew Kill, al bentornato Shinja Tsukamoto con Nobi. La sezione Orizzonti che è oramai diventata importante al pari del concorso ufficiale, ospita Benoit Delépine e Gustave Kervern con Near Death Experience, protagonista lo scrittore Michel Houellebecq; Reality di Quentin Dupieux; You right mind di Ami Canaan Mann. Attenzione anche alle sezioni collaterali delle Giornate degli autori e
della Settimana della critica, che sembrano molto stimolanti nelle loro proposte e a Venezia Classici, con una serie di pellicole di notevole bellezza. Un festival che propone nuove sfide, che cerca di cambiare immagine e vuole scommettere su un cinema
non convenzionale pronto a stupire.
Voto
8