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  06/05/2024 - 03:33

 

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L'odore del sangue
Regia di Mario Martone
Cast: Michele Placido, Fanny Ardant, Giovanna Giuliani; drammatico; Ita./Fran.; 2003; C.
Dall'omonimo romanzo di Goffredo Parise

 




                     di Paolo Boschi


Liberamente ispirato all’omonimo romanzo postumo di Goffredo Parise, L’odore del sangue di Mario Martone è la rigorosa e penetrante analisi di un rapporto sentimentale ormai stratificato e sedimentato negli anni da due semplici regole: sincerità assoluta e nessuna esclusiva. Carlo è un maturo giornalista che sta scrivendo un libro e si alterna tra Roma ed un paesino sperduto nei boschi dove vive con la giovane amante Lù, spontanea, dinamica e vitale. Silvia, la moglie di Carlo, vive invece in un elegante appartamento a Roma, spesso da sola, ed è perfettamente a conoscenza del rapporto extraconiugale del marito, con cui si sente continuamente per telefono. Ad infrangere l’atipico ménage arriva l’indecifrabile figura di un giovane muscoloso, ignorante e prepotente che inizia a corteggiare pressantemente Silvia, che senza un motivo apparente prima intreccia una relazione con un ragazzo che potrebbe essere il figlio che non ha mai avuto (e che peraltro non condivide con lei alcuna affinità caratteriale) e poi, pur consapevole che si tratti di un rapporto senza senso né futuro, non riesce a spezzarlo, nonostante si accorga che siffatto gioco erotico stia ormai degenerando in una spirale di violenza e degradazione. Non riesce ad aiutarla neppure Carlo, la cui attenzione nei confronti di Silvia viene ridestata da un sentimento in bilico tra la curiosità morbosa e l’ossessione tout court: il protagonista insegue la moglie nei suoi spostamenti, cerca di condividere con lei la torbida relazione che sta vivendo, senza riuscirci si sforza di aiutarla a spezzare l’inesorabile intreccio d’amore e morte in cui si è infilata. La tragica fine è annunciata e prevedibile, ma, quando arriva, risulta acuminata come la lama di un rasoio. L’odore del sangue è un film giocato principalmente sugli scambi verbali tra Silvia e Carlo, di cui la giovane amante Lù costituisce una sorta di controcanto vitalistico (e di specchio umano), mentre al contrario del quarto personaggio, il giovane amante violento e muscoloso di Silvia, nulla ci è dato vedere, per quanto in effetti la ripetizione ad libitum dei suoi rudi tratti caratteriali finisca per delineare un modello di coatto ideale per esaltare la vocazione all’autolesionismo della protagonista. Costantemente deframmentata, punteggiata da riferimenti continui al tema del doppio, talvolta sospesa tra incubo e realtà, la storia alla base del film di Martone spesso finisce per risultare disturbante come può esserlo il tentativo di razionalizzare un impulso primordiale: e proprio in questo è riposto il pregio maggiore ed allo stesso tempo il limite di un film comunque da vedere per il suo lancinante rigore.

L'odore del sangue, regia di Mario Martone, con Michele Placido, Fanny Ardant, Giovanna Giuliani; drammatico; Ita./Fran.; 2003; C.; dur. 1h e 38'

Voto 7/8 

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