Quando il desiderio sembra inesorabilmente abbandonare la vita di coppia, non c'è nulla di meglio che acquistare una casa al mare in multiproprietà per risollevare il proprio morale e quello del coniuge. Soprattutto se si ha l'impressione di aver fatto un buon affare, gli scherzi del caso andranno poi affrontati un giorno dopo l'altro. E' più o meno questo che in Nudisti per caso accade a Sophie e Olivier, sposati con due figli, proprietari di un'avviata panetteria a Parigi: quando Olivier legge l'annuncio di un'offerta straordinaria per l'acquista di una casa su un'isola, seppure in multiproprietà, presi dalla fretta di non lasciarsi sfuggire l'affare, i due coniugi la acquistano senza neanche prendersi la briga di visitare l'immobile personalmente. Le cose cambiano quando Sophie, precedendo Olivier, si reca in avanscoperta sull'isola con i due figli e scopre d'aver comprato casa nel bel mezzo di un villaggio di nudisti. Inizialmente imbarazzatissima ma fermamente intenzionata a non togliersi i vestiti di dosso (né a toglierli ai suoi bambini), Sophie si ritrova a diventare il bersaglio dei naturisti più duri ed integralisti, che la apostrofano con la scomoda etichetta di "vestita" ogni qual volta la incontrano, incitandola a spogliarsi per non imbarazzare i discinti villeggiatori. Indaffarata nel rimettere in vendita la casa il più presto possibile, Sophie fa comunque la conoscenza dei piacevoli (quanto eroticamente contorti) vicini, assisterà al prorompente afflato sessuale di gran parte dei nudisti ed alla vocazione voyeuristica di molti altri - i cosiddetti "marciatori", che si spostano in continuazione da un capo all'altro dell'isola nella speranza di assistere ad estemporanei amplessi campestri -, finendo per mettere in discussione le sue certezze in materia erotica. L'arrivo di Olivier contribuirà non poco ad amplificare il ritrovato desiderio, la voglia di anticonformismo e forse anche l'ambiguità della coppia. Nudisti per caso è completamente incentrato sul paradosso (peraltro abbastanza inquietante) che i soggetti umani più ritrosi alle costrizioni sociali - nudi per ritrovare il proprio corpo e la natura, e per sfuggire alla prigionia dei vestiti - possano rivelarsi intolleranti verso chi si sottrae al loro modo di pensare, distruggendone per contrasto le fondamenta teoriche. Il film, nonostante il costante affiorare di attributi maschili e femminili nelle inquadrature, si fa comunque guardare per la sua freschezza, il buon ritmo e la sua essenzialità, in perfetto accordo con il primo principio filosofico del nudismo.
Nudisti per caso - Les Textiles, regia di Franck Landron, con Barbara Shulz, Alexandre Brasseur, Magali Muxart; commedia; Francia; 2004; C.; dur. 1h e 32'
Voto
6½
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