Ricordate La stangata, la notevole commedia di truffa di George Roy Hill con la coppia d'assi Newman- Redford? Heartbreakers - Vizio di famiglia vola alto ispirandosi a siffatto modello, esilarante e di gran ritmo: nonostante un cast sulla carta ottimo, qualcosa non funziona, soprattutto a casua di una sceneggiatura spesso semplicistica e talvolta basata su battute di sconcertante piattezza. Il ritmo, pur traballando ogni tanto, fino ai titoli di coda resta su discreti livelli: per il resto buona parte dell'attrattiva della pellicola diretta di David Mirkin è costituita dalle esibitissime grazie della giovane Jennifer Love Hewitt e di Sigourney Weaver, abbastanza a suo agio in uno dei non frequenti ruoli comici in carriera. Nella storia la Weaver interpreta Max, una matura truffatrice matrimoniale: la sua tecnica consiste nell'individuare uno scapolo dotato di consistenti patrimoni, abbordarlo, farlo innamorare, 'pilotarlo' al fatidico sì, incastrarlo con l'aiuto della sua giovane figlia Page in una situazione adulterina, e quindi divorziare intascando una ricca buonauscita. Il giochino comunque in Heartbreakers ha stancato la figlia, che ha promesso alla truffaldina madre un ultimo colpo ragguardevole prima di chiudere l'onorata ditta di spezzacuori a gestione familiare: la vittima della situazione è un vecchio magnate del tabacco interpretato con la ripugnanza richiesta dal ruolo da Gene Hackman. Abbordato ed intrigato secondo copione, l'anziano riccastro finisce però per spirare davanti alla sposa promessa: nel successivo smaltimento del cadavere darà una mano il vendicativo italo-americano con il volto di Ray Liotta, già truffato all'inizio del plot. Nel frattempo la 'spezzacuori' figlia sta innamorandosi di un giovanotto timido e sincero, intenzionato a sposarla e pure proprietario di un terreno da tre milioni di dollari. La battuta cult del film non a caso è relativa all'etica professionale della strana coppia: "Un uomo carino è pericoloso, porta ai sentimenti, che portano alle scopate, che portano alle inculate" (aforisma non finissimo ma che rende bene l'idea). Heartbreakers è una commedia che procede tra sprazzi di verve ed improvvise cadute di tono, peraltro il finale di marca buonista non convince granché. A parte il riuscito cameo della Bancroft e la grottesca prova di Hackman nella parte di una ciminiera umana - in teoria esilarante per il pubblico americano, considerando la massiccia campagna antifumo in atto da anni negli States -, è da segnalare l'interpretazione all'insegna del trasformismo della Weaver, una vera professionista dell'arte d'arrangiarsi - notevole la sequenza in cui, fingendo d'essere una contessa russa e dovendo cantare in lingua madre, se la cava improvvisando la beatlesiana Back in the U.S.S.R. -: una splendida cinquantaduenne ancora in gran forma fisica, come è lecito attendersi dalla protagonista di Alien.

Voto 6-