La forma dell'acqua
Regia di Guillermo del Toro
Un azzeccato film sulla diversità, sulla guerra fredda, sulla fantasia in amore e sulla contemporaneità senza fantasia
The Shape of Water: durata 119 minuti. Con Sally Hawkins, Octavia Spencer, Michael Shannon, Richard Jenkins, Doug Jones e Michael Stuhlbarg. Uscita USA 08.12.2017 – in Italia 14.02.2018. Produzione Fox Searchlight Pictures, distribuzione 20th Century Fox
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Ha un fascino particolare, piacevolmente noir, uno svolgimento sognante, che intriga e incuriosisce The Shape of Water di Guillermo del Toro. Anche se in qualche modo rinverdisce i miti di la Sirenetta , il plot di questa moderna fiaba liquida, che si svolge nel centro di ricerche aerospaziali Occam a Baltimora nel 1962, ha infatti quel qualcosa in più capace di convincere e stregare lo spettatore. Questo qualcosa in più fa venire in mente da una parte un déjà-vu (nel senso della strana sensazione che si prova quando accade, non certo perché propone qualcosa di già visto, perché non è così) dall’altra seguendo questo film in cui l’immagine è dominata dai toni del verde, dell’azzurro e del nero, il pensiero va alla contemporaneità decisamente rissosa e ruvida dei nostri tempi, che strizza di nuovo e incomprensibilmente l’occhio alla guerra fredda, che sembrava (o abbiamo dato forse troppo in fretta per) morta e sepolta.
La forma dell'acqua è anche un azzeccato film sulla diversità - quella del mutismo della giovane addetta alle pulizie Eliza Esposito (ben interpretata da Sally Hawkins ), ma anche le difficoltà a far valere i propri diritti (nel matrimonio e non) della sua collega afroamericana Zelda ( Octavia Spencer ), nonché l’omosessualità e le difficoltà nell’ambito lavorativo del vicino di casa Giles (Richard Jenkins) - in un mondo di belve (gli umani, non quella acquatica) sotto mentite spoglie.
La trama è semplice, ma induce molte riflessioni. C’è insomma del fantastico e del vissuto in questo bel film diretto da Guillermo del Toro , che al centro di tutto ha messo una storia d'amore, la middle class americana, gli anni Sessanta, gli Stati Uniti, la Russia e i primi anni della Guerra Fredda. Ingredienti che hanno colpito nel segno, visto che il film ha ottenuto 13 candidature e vinto 4 Premi Oscar (Miglior Film e Miglior Regia, Miglior Scenografia a Paul D. Austerberry, Shane Vieau, Jeffrey A. Melvin, Miglior Colonna Sonora ad Alexander Desplait per The Shape of Water). Il film è stato poi premiato al Festival di Venezia, 5 candidature e ha vinto 2 Golden Globes, ha ottenuto 12 candidature e vinto 3 BAFTA.
Bravi e intensi un po’ tutti gli attori, in primis la Hawkins, l’attrice inglese che ricorderete in Blue Jasmine di Woody Allen, nel film sfoggia uno sguardo e un sorriso malinconico che convince immancabilmente i suoi due amici – compagni di avventure, ma anche al pubblico in sala.
Voto
8
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