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  27/07/2024 - 01:59

 

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Torino Film Festival
Quarantesima edizione
Cambio di direzione
Dal 25 novembre al 3 dicembre 2022 a Torino

 




                     di Matteo Merli


Da Torino Giovani a questo multiforme Torino Film Festival di direttori e indirizzi tematici se ne sono visti multeplici e ora che ritorna al timone della manifestazione Steve Della Casa, dopo 20 anni dalla sua ultima direzione, ne rimarca il suo duplice intento di festa dallo spirito popolare, con il fine ultimo di colpire il pubblico e ritornare alla centralità della sala. Tantissimi gli ospiti, a partire da Malcolm McDowell a celebrare i 50 anni di Arancia Meccanica e italiani come Paolo Sorrentino, Mario Martone, Toni Servillo, Michele Placido, Paola Cortellesi e Noemi. L’edizione 40 del Torino Film Festival segna il ritorno in sala del pubblico e a partire da questa prospettiva sono stati concentrati tutti gli sforzi proprio come scelta strategica da parte del Museo Nazionale del Cinema. La novità di Casa Festival, una cittadella del cinema aperta al pubblico e situata nel suggestivo scenario della Cavallerizza Reale nel centro di Torino, è a suo modo simbolica: il festival vuole coinvolgere la città, vuole che gli addetti ai lavori e gli artisti si mescolino con il pubblico come è avvenuto nella grande tradizione di questo festival. La scelta di affidare l’immagine della quarantesima edizione a un artista di fama internazionale come Ugo Nespolo va nella stessa direzione. E anche la scelta di inaugurare il festival stesso con un gala al Teatro Regio nel quale Hollywood Party (la storica trasmissione di cinema di Rai Radio3) parlerà a modo suo e con ospiti prestigiosi di un tema accattivante come il rapporto tra i Beatles, i Rolling Stones e il cinema, è una scelta al tempo stesso originale e pop. Madrina del festival sarà Pilar Fogliati, brillante talento dello spettacolo italiano tra piccolo e grande schermo che ha scelto il festival di Torino per la sintonia con la sua attività di attrice e autrice. Ci saranno diverse masterclass con diversi personaggi del cinema, dal citati McDowell a Paola Cortellesi, da Toni Servillo a Mario Martone, da Stefano Bollani a Valentina Cenni, da Paolo Sorrentino a Sergio Castellitto, da Michele Placido a Noemi, da Francesco De Gregori a Marco D’Amore, da Marina Cicogna a Simona Ventura, da Vittorio Sgarbi a Morgan, da Gianluca Vialli a Roberto Mancini, da Louis Mandoki a Lamberto Bava. 173 saranno i film presentati al festival, tra cui diverse anteprime italiane, europee e mondiali che avranno modo di gareggiare in differenti categorie: Il Concorso Lungometraggi, composto da 12 film tra opere prime, seconde e terze; tra queste Falcon Lake di Charlotte Le Bon, Kristina di Nicola Spasic, Nagisa di Takeshi Kogahara e La Piedad di Eduardo Casanova; il Concorso Documentari Internazionali, dove si possono trovar Octopus di Karim Kassem, Riotsville e USA di di Sierra Pettengill; il Concorso Documentari Italiani con, tra gli altri, Vita terrena di Amleto Marco Belelli di Luca Ferri e Svegliami a mezzanotte di Francesco Patierno, e la sezione Spazio Italia dedicata ai cortometraggi.
Molto ricca anche l’offerta del Fuori Concorso, all’interno della quale spiccano i nomi di Sam Mendes, Werner Herzog, Antonio Rezza e Lav Diaz, Giovanni Piperno, Orgnani su Lawrence Ferlinghetti in The Beat Bomb; e notevoli sono le sezioni Fuori Concorso volte a un ulteriore approfondimento della settima arte: Personale Carlos Vermut, Favolacce, Ritratti e paesaggi, Dei conflitti e delle idee, Torinofilmlab e Fedeli alla linea. Meritano inoltre una speciale menzione proposte collaterali come Nuovi Mondi, Crazies, selezione di film dell’orrore, Back To Life, dedicata ai restauri e Mezzogiorno di Fuoco, insieme di otto opere di culto per gli amanti del genere western. Quello che preoccupa in questa massificazioni di proposte multiple con incontri e presenze di star in un contesto di festa allargata, è il far decadere lo sguardo di una manifestazione che da sempre è indirizzata alla ricerca e alla scoperta di nuovi autori e percorsi sperimentali per un intento di congiungimento con il corpus giovani di amanti del cinema. Forse è proprio l’azzardare e lo sperimentare può portare nuovi stimoli e aggregazioni di spettatori e non il cercare di scimmiottare il già noto. Staremo vedere se sarà un successo o la mera riproposizione di un meccanismi festivalieri desueti.

Voto 7 

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