Parigi a piedi nudi
Di Dominique Abel e Fiona Gordon
Una favola moderna che rende omaggio ai musical, al cinema muto e al grande Tati con grande originalità
Con Dominique Abel, Fiona Gordon, Emmanuelle Riva, Pierre Richard, Emmy Boissard Paumelle, Céline Laurentie, Charlotte Dubery, David Palatino, Frédéric Meert, Guillaume Delvingt. Genere: commedia – durata: 84 minuti – produzione: Francia, Belgio 2016
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La bibliotecaria canadese Fiona parte per Paris per assistere l’ottantottenne
zia Martha in crisi esistenziale (causata dal terrore di finire in un ricovero) e incontra Dom, un clochard seduttore che vive sulle sponde della Senna, che finirà per intrigarla (stupendosi di essere intrigato da lei anche lui). Tutto il resto in Parigi a piedi nudi è sorprendente per ritmo, invenzione e tenera verve, in un film che si fa apprezzare per le trovate e la poesia che nobilita una storia
semplice semplice anche grazie alla bravura del protagonisti, alla bellezza del Lungosenna parigino e delle atmosfere che evoca Lost in Paris. Mitica la scena in cui i due ballano con trasporto un tango su un bateau-mouche, ma tutto il film è costellato di momenti che sembrano usciti fuori da un immaginario fiabesco, da un sogno in cui cui Parigi fa da padrona. E queste povere anime si lasciano cullare dalla fantasia dell’assurdo, si muovono con bizzarra verve in una surreale coreografia lunga quanto il film.
Profumo d’antan per una delle pellicole più graziose e garbatamente
ironiche degli ultimi anni, che illumina d’immenso la storia d’amore fra due outsider, tra due diversi che si incontrano in una Parigi bellissima, scintillante, ma anche insolita. Un must del genere che ci riporta magicamente alle comiche dal retrogusto amaro di Buster
Keaton, di Jacques
Tati e Charlie
Chaplin. Non è un film minimalista questo realizzato da Fiona Gordon e Dominique
Abel, ma un meccanismo a orologeria intelligente (e coinvolgente) in cui
gli incastri sono tanto esilaranti quanto azzeccati, in cui si ride e si
sorride piacevolmente estraniati in
una funambolica atmosfera fuori dal tempo.
L’allampanata e legnosa Fiona, che ha i capelli rossi, non è
più giovanissima e non è mai stata una sex symbol, è una gaffeuse
perfetta, una straniera smarrita, un’imbranata seriale che non sa vivere
perché non ha mai vissuto al di fuori del suo piccolo mondo. Un personaggio ebbro di un candore stupito, di meraviglia atavica, per cui è impossibile non tifare.
La stessa cosa capita per sua zia, che invece saprebbe come vivere, ma l’età
(e quelli che la circondano) la penalizzano, Anche il galante Dom sembra un vagabondo
di un’altro mondo, un clown atipico che, anche se vive sul fiume mantiene qualcosa di regale nel suo muoversi e approcciarsi al mondo. Il plot di Paris pied nuds pesca qua e là fra le nevrosi della vita di tutti i giorni, ma le tratta in maniera surreale in questa riuscita commedia a bordo Senna, una favola moderna che rende omaggio ai musical, al cinema muto e al grande Tati, ma con grande originalità.
Voto
8
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