Festival dei Popoli
La rivincita del documentario
80 docufilm, accompagnati da ospiti nazionali e internazionali. Anteprime e novità assolute, ma anche work in progress, come In the Court of the Crimson King
Dal 28 novembre 2021 a Firenze
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Il festival più vecchio d’Europa, ha 62 anni, ma li porta benissimo. Stiamo parlando del Festival dei Popoli che si tiene dal 20 al 28 novembre 2021 a Firenze. Il suo cuore pulsante è il Cinema La Compagnia e on line, grazie a MyMovies, su Più Compagnia, ma si irradia allo
Spazio Alfieri, al Cinema Stensen, all’Istituto Francese, al Mad – Murate Art District, al Teatro Cantiere Florida e al 25 Hours Hotel.
Il Festival presieduto da Vittorio Iervese e diretto da Alessandro Stellino ha anche quest’anno in serbo un coinvolgente programma dedicato al meglio del cinema documentario di tutto il mondo: 80 film, accompagnati da ospiti nazionali e internazionali. Questa edizione 2021, oltre allo storico Concorso Internazionale (18 film tra cortometraggi, medio metraggi e lungometraggi, tutti inediti in Italia) e al Concorso Italiano (7 i titoli, tutti inediti assoluti, per un viaggio appassionante nell’Italia dei nostri giorni) vede numerosi Eventi Speciali, film spettacolari per il grande pubblico.
Fari puntati su Let the Music Play! La nuova sezione dedicata al documentario musicale brilla di anteprime assolute, come il work progress “In the Court of the Crimson King” di Toby Amies, che viene proiettato mercoledì 24 novembre 2021e si interroga sull’anima di un gruppo giustamente mitico come i King Crimson, costruito e alimentato da un genio come Robert Fripp, che attraverso il rigore e l’arte dell’improvvisazione ha portato avanti con vari compagni di avventura un progetto fatto di musiche fuori (spesso avanti) dal tempo e dalle classificazioni che da oltre cinquanta anni continua a incantare un pubblico di palati fini e menti ispirate, ma anche a influenzare valanghe di musicisti. Per chi ama farsi rapire dal ritmo impetuoso del flamenco c’è “Canto cósmico. El Niño de Elche” di Marc Sempere-Moya e Leire Apellaniz (Spagna, 2021), opera di riconoscimento per un genere musicale spesso associato dal pregiudizio alla tradizione più consolidata e che invece qui rivive sotto forma di performance tra l’avanguardia e la body art. Per chi ama il noise estremo c’è “À qui veut bien l’entendre” (il 25/11), mentre per chi preferisce la house ci pensa “Laurent Garnier: Off the Record” (il 26/11) . Da seguire, oltre alla retrospettiva dedicata a Nicolas Klotz ed Elisabeth Perceval, il focus dedicato all’ambiente con i film di Habitat e la sezione rivolta ai giovani spettatori e alle famiglie, Popoli for Kids and Teens. Tra gli ospiti il regista Michelangelo Frammartino a cui verrà conferito il Premio Energie Rinnovabili. Fuori dagli schemi dell’arte il docufilm “Caveman. Il gigante nascosto” di Tommaso Landucci che si avventura a 650 metri di profondità in una grotta delle Alpi Apuane. Al Pop Corner: Incontri ai confini della realtà, i talk del festival nel centro di Firenze: cinque conversazioni per parlare di genere, immaginari, ambienti, culture e generazioni, dal 22 al 26 novembre 2021 alle 19 nel nuovo spazio del 25 Hours Hotel (Piazza di San Paolino, 1). Durante i talk, dieci ospiti si confrontano per fornire chiavi di lettura originali sul reale e sulle tematiche di attualità proposte dai documentari in programma al 62° Festival dei Popoli. Tra gli ospiti Gianna Fratta e Vera Gheno (22/11); Michele Smargiassi e Paolo Woods (23/11); Annalisa Corrado e Francesco Ferrini (24/11); Lorenzo Baglioni e Tomaso Montanari (25/11); Irene Dionisio e Voodoo Kid (26/11).
Uno sguardo alle nuove generazioni viene offerto da Doc At Work – Future Campus, con i corti di giovani registi e registe provenienti dalle scuole di cinema di tutta Europa.
Voto
7 ½
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