Firenze come New York. Finalmente un'ondata di nuovo, degna di una grande metropoli al passo con il contemporaneo: si chiama Magazzini Arte Contemporanea il pulsante progetto di una decina di giovani artisti che vivono e lavorano a Firenze, nato pochi mesi fa, il cui scopo č coniugare molteplici forme d'espressione artistica concentrandole in eventi unici-feste, della durata massima di un giorno.
Un progetto "nomade", perché il luogo non č mai lo stesso: M.A.C. approda in vecchi luoghi abbandonati, fabbriche in disuso, enormi costruzioni -ultime tracce che segnano la fine dell'era industriale, inevitabilmente destinate ad essere prima o poi abbattute, e le riutilizza in modo totalmente nuovo. Sia pure solo per una volta, e per sole ventiquattr'ore, spazi suggestivi rivivono il loro massimo splendore con mostre d'arte visiva, performance, video proiezioni, musica, tutto dentro una cornice di vera e propria festa. Davvero difficile č raggiungere una cosė perfetta unione tra le diverse forme d'arte, risvegliando nei cultori di una certa disciplina artistica l'interesse per tutte le altre, e soprattutto creando un evento culturale flessibile ed accessibile a chiunque.
M.A.C. č anche un laboratorio aperto, occasione di confronto e di scambio tra artisti e di sperimentazioni sempre nuove: dunque, disponibile a chiunque voglia partecipare.
M.A.C. ha preso il via "ufficiale" nel maggio scorso con Polverart , primo esperimento ancora in fase di rodaggio ma ugualmente piuttosto ben riuscito, in un ampio e bellissimo spazio nella zona di Firenze Nova: un ex-deposito di carbone, accuratamente ripulito per l'occasione e reinterpretato come puro spazio espositivo con le opere di circa dieci artisti.
Maggiore forma e consistenza ha acquistato il secondo evento, "Technč", lo scorso 18 settembre. Di importanza fondamentale il luogo, questa volta, veramente suggestivo: una splendida ex-raffineria su tre livelli, con un grande cortile centrale aperto, interamente allestita con sculture, opere fotografiche, dipinti, video ed installazioni accuratamente illuminate. Anche questa volta una decina gli artisti a partecipare, tra cuiHermann Meyer , Filippo Dobrilla, Michele Ballini, Carlo Coli, Sara Vettori , Matteo Giampaglia , Davide Clementi , Giuseppe Restano. Ma la grande attrazione di Technč č stata l'esibizione dei "Cosmic dancer and the ransom corp ", gruppo newyorkese di performers eclettici che sperimenta contemporaneamente espressioni diverse, basate su azioni spettacolari, e che ha intrattenuto il pubblico lungo l'arco dell'intera nottata con <danze del fuoco , coreografie aeree e giochi di ombre, accompagnate da musica elettronica e multi-proiezioni video su due schermi giganti.
Dal tramonto del sabato sera fino all'alba del mattino dopo, circa trecento persone hanno ripopolato il vecchio edificio dimenticato, che -fra l'altro- a quanto pare verrā presto demolito. Ventiquattr'ore dopo, le tracce di Technč sono scomparse velocemente cosė come sono arrivate.
Assoluta attenzione, dunque, per il prossimo evento di M.A.C., in programma tra un paio di mesi.
Voto