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Jan Fabre per Piazza del Plebiscito
Il ragazzo con la luna e le stelle sulla testa
Evento a cura di Eduardo Cicelyn e Mario Codognato, con 5 delle più famose sculture in bronzo dell’artista belga
Dal 20 dicembre al 18 gennaio 2009 in Piazza del Plebiscito a Napoli

 




                     di Giovanni Ballerini


Con Il ragazzo con la luna e le stelle sulla testa, Jan Fabre fa tappa a Napoli. L’appuntamento con l'arte contemporanea in Piazza del Plebiscito ideato dal Comune di Napoli con la Regione Campania e la Provincia di Napoli giunge alla sua quattordicesima edizione. Napoli, confermandosi meta del turismo culturale internazionale e centro di fermenti creativi ed artistici, ospita in Piazza del Plebiscito l'opera del grande artista belga.

5 delle più famose sculture in bronzo di Jan Fabre: L’Homme qui donne du feu (1999), L’Homme qui mèsure les nuages (1998), L’Homme qui pleure et rit (2005), L’Astronaute qui dirige la mer (2006), L’Homme qui écrit sûr l’eau (2006) sono collocate nell’emiciclo della piazza, coinvolgendo uno dei terrazzi di Palazzo Reale ed il colonnato della chiesa di San Francesco di Paola.

Lo spazio cittadino si trasforma in un grande palcoscenico dove ogni scultura – personaggio è chiamata a interpretare un ruolo in relazione all’immaginario di Napoli, come le statue dorate che adornano i tetti dei palazzi civici nelle piazze delle città fiamminghe, o come quelle simulate dagli attori di strada che impongono la loro immobile presenza nelle vie dei centri cittadini di tutta Europa, mescolandosi alla folla dei turisti e dei passanti.

Sabato 20 dicembre 2008 alle 18 è previsto l'incontro con Jan Fabre: l'appuntamento è stato fissato sotto la Statua dell'Uomo che piange e che ride. sarà un'occasione imperdibile per parlare con il grande artista belga e conoscere cosa ne pensa dell'installazione in questa bellissima piazza napoletana.

Jan Fabre, nipote dell’entomologo Jean-Henri Fabre, è nato ad Anversa nel 1958 e debuttò nel 1976 come artista di performance. Nei primi anni Ottanta iniziò a realizzare spettacoli teatrali, balletti e opere, incentrando la propria poetica su temi come la vita, la morte, il caso, il sogno e il corpo umano. Quest’ultimo inteso come centro vitale della realtà fisica e psichica, della vita biologica e del pensiero, soggetti entrambi a una continua metamorfosi.Invitato a esporre nel 1984 alla XLI Biennale di Venezia e a Documenta 8 di Kassel, figura da allora nelle maggiori rassegne artistiche e nei più importanti musei del mondo. Capace di muoversi tra varie discipline, dalle scienze naturali all’etica, alla religiosità, Fabre nelle sue sculture connette passato e presente, elementi zoo e fitomorfi, trasformando il reale in un luogo dell’immaginario. Nell’intento di usare il medium più adatto ad esprimere la propria idea, attraversa linguaggi artistici molteplici e sperimenta materiali differenti, dall’oro agli insetti, alla ricerca di una forma di sapere simbolico da recuperare all’uomo del XXI secolo.

Voto 8 

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