"Guardo totalmente alla natura: in essa affondano le mie radici e da essa emergono le mie ispirazioni - Livio Ceschin racconta così la sua opera -. Descrivo un aspetto della natura che si potrebbe definire povero perché estraneo a quelle visioni spettacolari ricercate in genere dagli artisti dell'effettismo paesaggistico, ma oltremodo ricco di quei valori di bellezza nascosta, umile e quieta che hanno certi angoli della natura".
Si fa presto a dire incisioni. La mostra inaugurata il 27 febbraio 2004 (fino a lunedì 29 marzo 2004) alla Galleria Falteri è l'occasione per vedere le opere di uno di uno dei più interessanti e stimati maestri incisori italiani: Livio Ceschin, nato a Pieve di Soligo (Treviso) nel 1962. Quelle esposte a Firenze sono circa 40 opere, fra incisioni e tecniche miste su carta. Un excursus sull'opera dell'artista, che propone opere recenti, ma anche alcuni pezzi degli anni Ottanta. Fra questi L'attesa, dedicato e donato a H. Cartier Bresson. Il poeta Andrea Zanzotto, amico e conterraneo, ha dedicato all'artista trevigiano alcuni versi della raccolta poetica Idioma, dove campeggiano il paesaggio e la memoria come nel lavoro dell'incisore trevigiano.
Ma veniamo alle opere, realizzate con tecniche come acquaforte, acquatinta e puntasecca. Si tratta di affascinanti paesaggi, quasi sempre alieni da presenze umane, per meglio immortalare la forza e la seduzione della natura. Opere che documentano, i silenzi e le luci dei boschi e delle aree naturali del nord est e delle dolomiti orientali. La tecnica, occorre sottolinearlo, è magistrale, Livio Ceschin è infatti fra i massimi incisori contemporanei, membro dal 2002 della Royal Society of Printmakers di Londra (uno dei più accreditati istituti internazionali per la grafica contemporanea) e presente alla Summer Exhibition della Royal Academy of Arts.
Dal 1993 ad oggi sono state dedicate all'opera di Livio Ceschin numerose esposizioni in Italia e all'estero. Ceschin ha partecipato a Biennali e Triennali di grafica tra le quali quelle di Lubiana e Cracovia. Dal 1996 sue opere sono pubblicate negli annuari della libreria Prandi di Reggio Emilia, altre sono presenti nella raccolta Achille Bertarelli di Milano, nel Gabinetto Nazionale delle Stampe di Bagnacavallo e del Museo Civico di Cremona, nella collezione della Galleria Nazionale di ritratti a Londra, nella raccolta di stampe della Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi e nella collezione grafica di Caixanova in Spagna. Dal 2002 fa parte della Royal Society of Painter-Printmakers di Londra.
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