"Mario
Airò è un artista dello spazio, del suono e della luce. Si potrebbe dire che è
un artista degli eventi, quelli che accadono negli spazi, ma va specificato che
tutto accade nella virtualità dei processi mentali: gli eventi sono quelli che
il visitatore immagina, a partire dall’opera che gli si manifesta intorno".
Nuova
opera site specific di Mario
Airò, a cura di Arabella
Natalini, per la manifestazione d’arte pubblica nel Chianti Tusciaelecta una
installazione permanente dedicata alla cittadina di Greve in Chianti. Una installazione
luminosa realizzata dall’artista sul ponte pedonale che collega il centro
storico di Greve alla zona di più recente costruzione. L’opera verrà “attivata”
dalla presenza dei passanti, un articolato sistema di sensori e led luminosi
segnalerà il passaggio dei pedoni, generando una variazione cromatica
direttamente legata ai loro spostamenti.
Dal
giorno dell’inaugurazione, sabato 20 settembre (ore 19.00), chi passerà sul
ponte sarà accompagnato da una scia luminosa mobile che dialoga con il
paesaggio circostante: un segno del tempo impiegato da ciascuno di noi per
l’attraversamento, una memoria del nostro passaggio che non scruta nelle
motivazioni personali, ma ce ne fornisce un’evidenza fuggevole e poetica.
Per
l’occasione, le prime luci dell’intervento dell’artista saranno accompagnate
dalla performance di musica elettronica del musicista bolognese Enrico Serotti,
fondatore dei Confusional
Quartet, celebre gruppo della new wave bolognese anni ’80. Mario Airò dona
così a Greve un luogo che faccia sognare e divertire come egli stesso dice: - “Un
segno che ci coglie e ci parla di ciò che stiamo facendo e di dove ci troviamo
in un passaggio, ci induce in uno stato evocativo… o anche al riso, che
l’improvvisa consapevolezza può stimolare.
Mario Airò è dal
1989 uno degli artisti più apprezzati della sua generazione: le sue opere sono
state esposte anche alla GAM di Torino, al il P.S.1 di New York, al Castello di
Rivoli, al Museum of Contemporary Art di Tokyo, allo S.M.A.K. di Gent e alla
Triennale di Milano. Mediante un uso sapiente della luce artificiale e della
tecnologia, ha creato un’opera che esplicita i significati del passaggio e,
attraverso la stimolazione percettiva, porta all’attenzione dello
spettatore-attore le sue molte, possibili, implicazioni, donando a questo ponte
(originariamente piuttosto anonimo) un’inedita possibilità di sguardo e di
accompagnamento per coloro che lo frequentano.
Mario Airò (Pavia 1961) vive e
lavora tra Milano, Genova e Radda in Chianti.
Iinizia l’attività
con un gruppo che trova aggregazione all’interno del corso di Luciano Fabro
presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1989, insieme ad altri giovani
artisti residenti a Milano, ha dato vita allo spazio espositivo autogestito di
via Lazzaro Palazzi e alla rivista «Tiracorrendo».
Ha avuto
mostre personali e collettive in Italia e all’estero tra cui ricordiamo la sua
partecipazione nel 2005 alla Moscow Biennale of Contemporary Art, Mosca; nel
2004 alla Biennale di Kwangju e in Spazi atti/Fitting Space: 7 artisti italiani
alle prese con la trasformazione dei luoghi presso il PAC Padiglione d’Arte
Contemporanea di Milano. Nel 2001 espone in una personale alla GAM di Torino,
“La stanza dove Marsilio sognava di dormire... e altri racconti”, alla Biennale
di Valencia e al progetto pubblico permanente nell’ambito della rassegna Luci
d’Artista a Torino; nel 2000 ha avuto una personale alla Kunsthalle di Lophem.
Ricordiamo ancora la sua partecipazione nel 1997 alla 47° Biennale di Venezia.
Hanno ospitato suoi lavori in mostre collettive, tra gli altri, il Castello di
Rivoli, il Museum of Contemporary Art di Tokyo, lo S.M.A.K. di Gent (Belgio), la Triennale di Milano.
TUSCIAELECTA. Arte contemporanea nel
Chianti è una manifestazione d’arte pubblica volta a produrre un modello di
ridefinizione del paesaggio, e degli insediamenti urbani, attraverso
l’inserimento di opere d’arte contemporanea nel Chianti con l’intento di
costituire un rapporto significativo tra opere d’arte, appositamente realizzate,
e contesto ospitante. Dal 1996 ad oggi la manifestazione ha ospitato più di
cinquanta artisti, invitandoli a soggiornare nelle cittadine coinvolte e a
progettare opere che intervenissero nel territorio. I lavori, eterogenei per
processualità, progettualità e poetica, si trovano a travalicare la sfera
prettamente estetica per inoltrarsi nella dimensione sociale, non solo con la
loro presenza nei luoghi, ma anche attraverso lo scambio con il pubblico e con
le energie produttive locali.
A partire
dal biennio 2005/2006 Tusciaelecta ha avviato un percorso di graduale
ridefinizione dei propri obbiettivi. Nella convinzione che sia necessario
favorire una crescente interazione tra le opere e i contesti ospitanti, la
rassegna ha iniziato a presentare un numero più ristretto di artisti e a
concentrarsi sempre più sulla realizzazione di opere site specific permanenti. Tusciaelecta
è promossa dai comuni di Greve in Chianti, Barberino Val d’Elsa, Castellina in
Chianti, Gaiole in Chianti, Impruneta, Radda in Chianti, San Casciano Val di
Pesa, Tavarnelle Val di Pesa e Firenze.
Voto
7 +