Si indaga sugli scenari
dell’arte Technoetica al Centro Pecci di Prato, che propone il 7, 8 e 9
dicembre 2007 un interessante congresso di ricerca a cui intervengono artisti e
ricercatori di 10 nazionalità diverse che, presentando le loro ricerche e opere
artistiche, esplorano la nuova posizione dell'uomo nel mondo delle reti e dei
processi.
All’Auditorium
del Centro per l’arte contemporanea Luigi
Pecci di Prato si parla di ricerca
e futuro: arte, tecnologia e coscienza. Scenari dell’arte Technoetica 2007. Un congresso
organizzato dal gruppo di artisti-ricercatori del Planetary Collegium che
rappresenta un’opportunità per confrontare e allineare l'esperienza italiana
sulla ricerca technoetica e sulle forme artistiche ad essa correlate, con le
più quotate esperienze internazionali, e che si rivolge a tutti gli interessati
all'Arte Telematica, Audio Art, Computer Art, Digital Art, Arte Elettronica,
Arte Generativa, Artivismo, Hacker Art, Arte Interattiva, Internet Art, Media
Technology Art, Performance Art, Robotic Art, Software Art, Sound Art, Video
Arte, Video Game Art, Bioart e ai rapporti, oggi centrali tra Arte, Tecnologia
e Scienza. Durante il congresso saranno presenti artisti e ricercatori di oltre
10 nazionalità differenti che presentando le loro ricerche e opere artistiche
esploreranno la nuova posizione dell'uomo nel mondo delle reti e dei processi:
sia di quelli dry, tecnologici, che quelli wet, umidi e biologici.
La
scelta della sede (il Centro Pecci) non è casuale, sia per la sua rilevanza
artistico-culturale, sia per la sua strategica localizzazione, equidistante
dalle istituzioni d'arte che lavorano sui media, sull'arte telematica e sulle
nuove tecnologie. Il Planetary Collegium
è un programma di ricerca dottorale che ha già diplomato alcuni tra i maggiori
artisti contemporanei come Edoardo Kac, Peter Anders, Joseph Nevchatal, Jill
Scott, Bill Seaman, Christa Sommerer, Victoria Vesna, Elisa Giaccardi e che
sviluppa una fra le più interessanti ricerche del dibattito contemporaneo tra
arte e scienza, rappresentazione e metodo.
Il Planetary Collegium è rappresentato dal CAiiA, Center for Advanced
Inquiry of Integrative Arts, diretto da Roy Ascott, professore e artista di
fama internazionale, e dal nodo italiano dello stesso denominato M-Node, ovvero
il gruppo di ricercatori PhD che sta lavorando sotto la direzione di Francesco
Monico e Antonio Caronia.
A questa organizzazione di ricerca si affianca nell'evento l'Istituto
per il design e la comunicazione ISIA di Firenze, l'Accademia di Belle Arti di Carrara e
la Nuova Accademia di Belle Arti
di Milano. Per
questa occasione sono presenti al Centro Pecci alcuni tra i più acclamati
artisti-ricercatori che nel corso dei tre giorni esporrà le linee essenziali
del proprio lavoro:
Roy Ascott, definito da Frank Popper come la figura più
eminente delle arti telematiche e uno dei maggiori interpreti del dibattito
arte-scienza, Cattedra di Technoetica all'Università di Plymouth, Professore di
Media Design all'Università di California Los Angeles (UCLA), Senior Dean del
San Francisco Art Institute, Usa, Professore di Teorie della Comunicazione
all'Università delle Arti Applicate di Vienna, Austria, Presidente dell'Ontario
Museo d'Arte, Canada. E' stato curatore della Biennale d'arte di Venezia, del
Media Ars Electronica festival di Linz (Austria), V2 (Olanda) e altri festival
d'arte internazionali;
Mike Philips, Direttore del I-Dat, Centro di Interaction
Design e Arte dell'Università di Plymouth;
Derrick de Kerckhove, Direttore del Programma McLuhan in Cultura e
Tecnologia dell'Università di Toronto;
Michael Punt Cattedra di Arte e Tecnologia, Direttore
editoriale della prestigiosa rivista su arte-scienza Leonardo Reviews;
Laura Beloff (Finlandia), artista internazionalmente
riconosciuta che lavora sulle mutazioni tecnologiche del corpo attraverso la
moda;
Elif Ayter (Turchia), Condirettrice del dipartimento di
Grafica Interattiva dell'università Sabancy di Istanbul, promotrice di una
ricerca artistica sulle nuove forme di collaborazione della didattica
ipertestuale e mediata dalle reti telematiche;
Isabelle Choiniere (Canada), Direttrice della compagnia di danza
Les Corps Indice;
Nicolas Reeves(Canada), Direttore Scientifico del prestigioso
centro di ricerca Arte, media e tecnologia Hexagram di Montreal;
Natasha Vita-More, (Usa), Presidente del Extropy Institute, autrice del manifesto
Post-Umano;
Semi
Ryu (Korea), artista che esplora la rappresentazione mistica dei personaggi
modellati in animazione e della tradizione dei pupazzi coreani;
Wolfgang Viel (Austria), architetto-artista che sviluppa una
ricerca su un modello di strutturalismo autogenerante;
Francesco Monico, Direttore PhD M-Node, fondatore e coordinatore della Scuola di Media
Design della Nuova Accademia di Belle Arti Milano, impegnato in una ricerca sul
metodo sincretico e sulla technopoetica,;
Antonio Caronia, uno dei massimi esperti di relazioni tra
tecnologia, corpo e pensiero, docente di Estetica ei Media NABA, Antropologia
della Tecnica Brera, Direttore Scientifico PhD M-Node;
Pierluigi Capucci, si occupa di linguaggi e tecniche di rappresentazione e comunicazione,
di processi sinestetici e polisensoriali nella comunicazione e nell’arte, e del
ruolo cognitivo dei modelli;
Tommaso Tozzi autore di Hacker Art BBS, ideatore del primo
netstrike mondiale, membro co-fondatore del newsgroup Cyberpunk e della rete
Cybernet e ideatore di wikiartpedia, coordinatore della Scuola di Nuove
Tecnologie dell'Arte presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara e docente
dell'Università di Firenze;
Massimo Cittadini, Stefano Sansavini, Mario Canali, Domenico Quaranta, Franco
“Bifo” Berardi, Giacomo Verde, Federica Timeto, Tattarini Mirko, Natacha
Roussel, Franco Marineo, Jennifer Kanary, Lorenzo Imbesi, Antonio Glessi,
Jurgen Faust, Amos Bianchi, Marco Bonomi, Simona Caraceni, Monica Weiss.
Voto
8