Due narcisisti cechi di fronte all´estetismo riflettono da uno specchio la cruda realtá tentata dá tabú, immersa "nel sacro" e riempita dal "profano".
"...Abbiamo un open space nel centro di Livorno... Il risultato è stato inaspettato... Il verde è ambivalente, non soltanto rinascita ma anche putrefazione.
...Non è il classico concetto Dadaista, ma per noi l’Arte la si può ritrovare nella vita di tutti i giorni..."
La cooperazione artistica amplifica il raggio d´onda dell´espressione. Lavori pensati e studiati al minimo dettaglio per un effetto dall´ironia irreale tipica della realtá. Anonimous Art Studio..
Senza paura. Senza pudore...
Buon Giorno.
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Salve
Nome?
-
Elena Bertoni e Simone
Romano.
Insieme "Anonymous Art Studio"
Il nome
del progetto è già dichiarazione del nostro fare artistico.
anonymous
non intende cancellare la personalità ma costruire una più complessa idea di
soggetto.
Per questo abbiamo deciso di chiamarci con un
anti-nome che non
fosse un simbolo di appartenenza, ma che racchiudesse molteplici identità
proprio grazie alla non identità del singolo.
Artista?
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Ci
occupiamo di Arte in diversi settori, comunque sempre Arti Visive. Trattiamo a
seconda delle necessità la fotografia, la pittura, l’installazione, il video e
la performance.
Chiederti cosa significa essere artista sarebbe una domanda troppo azzardata...
ma in cosa
identifichi l´arte?
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Identifichiamo l’Arte praticamente in tutto. Non è il classico
concetto Dadaista, ma per noi l’Arte la si può ritrovare nella vita di tutti i
giorni, o almeno è a questo che aspiriamo.
...l´arte é comunicazione?
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Sempre. A seconda dell’artista e del fruitore cambia il tipo di comunicazione
(anche inteso come qualità estetica), ma un buon Artista o un cattivo Artista
comunicano sempre e comunque "cambia soltanto" il risultato.
... o forse soltanto espressione?
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E’
comunicazione attraverso l’espressione.
Un colore?
-
Il
verde sicuramente. Non perché prevalga nei nostri lavori ma perché lo sentiamo
vicino come colore-simbolo di ciò che rappresenta.
Il verde è ambivalente, non soltanto rinascita ma anche
putrefazione, così come crediamo che il Cosmo sia ambivalente in tutte le sue
forme, a partire dalla natura umana.
...e un oggetto?
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Lo
specchio, due narcisisti hanno bisogno di riflettersi.
Un oggetto del colore che hai scelto... !
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Uno
specchio verde!
Se dovessi sintetizzare ció che fai in tre parole...
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Analizziamo il contemporaneo.
E
se ne potessi aggiungere un´altra?
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Ironizzando.
Parlami della tua produzione artistica...
-
La
ricerca è il primo passo. Lo studio della poetica e del tema che andremo ad
affrontare. Questo si concretizza via via con il progetto, bozzetti e schizzi o
fotografie documentative di quello che andremo a prendere in esame. E poi può
restare tutto li, fermo a fermentare come in un alambicco da alchimista, oppure
essere partorito in pochissimo tempo. Anche i progetti però che non vedono
subito la luce sono sempre aperti e pronti a trovare concretezza, basta solo che
arrivi il momento adatto.
Quanto lavori al giorno?
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Non
abbiamo un tempo prestabilito per “pensare” e produrre, i nostri progetti
nascono da situazioni impensabili e molto naturali… solitamente le ore notturne
sono quelle che ci sono più congeniali.
Caos o silenzio?
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Tutti e due, e non per scelta. Non ci diamo ruoli, non c’è una modalità con la
quale fare Arte, così come non c’è un momento o una situazione precisa nella
quale ci mettiamo a tavolino per creare. Tutti i nostri lavori sono studiati
dall’inizio alla fine nel minimo particolare con grande precisione ma questo non
implica il fatto che ci sia una regola con la quale operiamo, alcuni lavori
dettano da soli le loro regole.
E
il tuo studio...
-
Abbiamo un open space nel centro di Livorno. E’ la nostra casa ed il nostro
studio, ma molti dei nostri lavori sono “sparsi” tra gallerie e collezioni.Le
produzioni spesso avvengono qua da noi, dove abitiamo, a meno che non si tratti
di "site specific", anche questa una parte rilevante del nostro lavoro. Questo
spazio è stato ricavato da un ex deposito di reti dei pescatori livornesi, noi
lo abbiamo restaurato e rivisto in alcuni particolari.
Il risultato è
stato inaspettato, pur non sconvolgendo le caratteristiche primarie del posto, è
nato un luogo contemporaneo, fatto di grandi ambienti luminosi che continuano a
mantenere l’originaria accoglienza.
Italia, Europa o Mondo?
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Mondo.
...il viaggio nell´arte é importante?
-
Importantissimo, lo abbiamo capito con il tempo.
..fondamentale?
-
Si,
il viaggio è fondamentale. Il viaggio non inteso soltanto come spostamento
fisico, ma anche come viaggio mentale che può avvenire attraverso la lettura,
con una scoperta, magari anche minima che ti permette di conoscere. A volte il
viaggio può procurartelo il dialogo con una persona, l’incontro con il nuovo,
sarebbe più giusto parlare di esperienza in questo caso e non strettamente di
viaggio. L’esperienza apre la mente e ci da modo di confrontarci con l’esterno,
con quello che apparentemente magari non ci appartiene ma che in questo modo
abbiamo la possibilità di fare nostro.
Un Artista che stimate?
-
Bruno Peinado, abbiamo avuto modo di lavorare con lui, è nata una forte intesa
ed uno scambio costruttivo di opinioni.
Un Artista a voi vicina?
-
Jeff
Koons, perché è ironico ed irriverente e usa molti mezzi di comunicazione
dell’Arte visiva. Non trascura la pittura ma la usa quando serve, così come
facciamo noi e oltre a questo aspetto tecnico pensiamo che ci siano molti altri
punti in comune.
Una persona che per voi é un artista?
-
Wanna Marchi... è una performer eccezionale!
Trash o Kitsch?
-
Trash & Kitsch decisamente! Non amiamo le rinunce. Così come nella vita non ci
precludiamo una cosa a discapito di un’altra, spesso questo viene visto come una
mancanza di chiarezza o peggio come indecisione… al contrario, siamo decisissimi
a non voler rinunciare a niente.
E
la critica? Che rapporti hai?...
-
Un
buon rapporto, ci siamo resi conto che il messaggio viene recepito ed il più
delle volte condiviso. E’ bellissimo sentirsi letti e capiti attraverso le
opere.
Ti senti meglio interpretato dalla critica o dal pubblico "popolare"?
-
Mediamente la critica fa meno fatica nella lettura di ciò che
proponiamo, ma il nostro scopo è proprio questo, fare una comunicazione in
qualche modo popolare, una sorta di istruzione al concetto che proponiamo, e
questo comunque non ha a che fare con il buonismo dell’Arte sociale.
Cosa ne pensi della frase: “L´Arte é l´unico istante in cui l´espressione
diventa fine e soggetto
di se stessa”?
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L’Arte non può fermarsi in un momento, neanche in quello creativo. L’Arte è
anche l’Artista, il pubblico, il fruitore e chiunque ne tragga interesse.
Che rapporti hai con il pubblico popolare?
-
Sicuramente quello con il pubblico popolare è un rapporto fondamentale, questo
non significa che cerchiamo un’approvazione. Non è necessario il consenso ma
l’interesse, spesso proprio il disaccordo provoca una riflessione o quantomeno
un coinvolgimento.
Strada o galleria?
-
Tranne
nel caso in cui il luogo è parte significante del lavoro, per il resto questo ha
l’unica funzione di contenitore. Ci interessa soprattutto che questo interagisca
con il contenuto in modo da non coprirne il valore principale. Strada e galleria
presentano situazioni diverse, la prima alimenta il contatto spontaneo con il
pubblico popolare, la seconda altrettanto necessaria è quasi esclusivamente
frequentata da preposti dell’Arte. Questi sono il contatto che crediamo sia alla
base della crescita di ogni Artista.
Come dai e che importanza ha il "Titolo" per i tuoi lavori?
-
Il
Titolo è parte fondamentale nei nostri lavori. A volte è nel Titolo che si trova
la chiave di lettura. Di solito smorziamo o accentuiamo l’impronta di base di
tutto il lavoro grazie proprio a questo, diamo il tocco finale per rendere a
seconda dei casi più o meno ironica l’opera. Scegliamo sempre al termine del
progetto il titolo che questo dovrà avere, anche perché non arriviamo alla fine
di un lavoro nel modo esatto in cui siamo partiti. E’ per questo che la
decisione viene sempre presa al termine, quando già abbiamo l’opera finita
davanti a noi, perché è solo allora che possiamo "battezzare" il lavoro con il
suo nome.
Una domanda che vorresti ti fosse fatta da un critico?
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Perché avete deciso di lavorare in coppia?
La risposta?
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Perché in coppia non ci sentiamo come uno più uno uguale due, ma come uno più
uno uguale un numero infinito... le nostre idee sviluppate insieme non ci hanno
mai castrati, ma ci hanno sempre permesso di moltiplicare le possibilità ed
amplificarle.
La popolarita´ ha inciso molto sui tuoi lavori?
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Forse ha inciso positivamente. La popolarità ci fa rendere conto che quello che
abbiamo da comunicare arriva, il riscontro lo abbiamo registrato nei vari
eventi.
Quando eri bambino magari sognavi di diventare artista... adesso cosa desideri
per la tua
carriera?
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Continuare ad essere bambini.
Un´artista a cui ti piacerebbe fare delle domande....
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Joel
Peter Witkin.
Che domanda gli faresti?
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Gli chiederemmo il perché del suo percorso e crediamo che
sarebbe comunque costruttivo un dialogo con lui.
La tua risposta?
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Nel
nostro caso il percorso non è stata una scelta ma un divenire naturale.
Che domanda faresti a chi ti ha fatto questa intervista?
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Che
cosa ha dettato la tua curiosità verso il nostro lavoro?
C’è un elemento in particolare che ha fatto scattare questo interesse?
Ti lascio qualche riga per farti “pubblicitá”! Ok?
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Il
nostro catalogo consultabile in ogni momento si trova all’indirizzo
www.anonymousart.it
Nella pagina delle news troverete tutti gli eventi che abbiamo in
programma per i mesi a venire… accorrete numerosi, accorrete numerosi!
Drago e Scanner ti ringraziano e... alla prossima!
Voto
8,5