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Le
musiche di questo CD fanno parte di uno spettacolo di musica e danza
"Baal-Phagor, l'elogio della dialettica" che ha concluso la
rassegna "Jazzin' Empoli '91".
A
fianco del quartetto elettrico composto da Carlo Gatteschi ai sassofoni,
Fabio Provazza alla batteria, Filippo Papucci al basso ed Alberto Capelli
alla chitarra, si sono aggiunti Nicola Vernuccio al contrabbasso, la
cantante Tiziana Simona, Stefano Scalzi al trombone, Stefano Bartolini
al sax tenore e la danzatrice Paola del Cucina.
Lo spettacolo prende come spunto Baal-Phagor, un'antica divinità
siriaca conosciuta e venerata sotto molteplici nomi e sembianze, come
una persona che avesse subito continue e differenti reincarnazioni,
da B in Anatolia a Kronos e Baal-Phagor in Grecia, a Belfagor l'Arcidiavolo
nella Firenze tardo medievale. Riferendoci a Baal-Phagor in realtà
abbiamo pensato all'uomo, alla sua essenza ed alla sua apparenza, entrambe
in evoluzione ed entrambe compenetrate dalle relazioni col mondo esterno,
con gli altri uomini e col tempo, in un continuo movimento in equilibrio
tra l'idea affermazione di sé e tutto ciò che, standole
vicino, interagisce continuamente con essa.
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Tradotto
in musica questo pensiero porta a continui cambiamenti di situazione,
da quelle chiare ed ordinate (George 113), ad altre dove l'ordine
risulta più caotico (Bianco e rosso, Z.T.L.Night), ad altre
ancora, dove ognuno collabora per la riuscita di uno scopo comune
e le individualità sono espressione e rispetto della differenza
e non risultato dell'individualismo personale (P.A., Baal-Phagor).
Ogni singolo brano ha dunque una vita ed un significato suo proprio,
ma ascoltati uno dietro l'altro nel suo insieme esprimono l'esistenza
della multiformità, della differenza e ne sostengono il diritto
ad esistere ed a considerare la storia e la vita come un insieme assolutamente
complesso in cui la partecipazione ed il rispetto assumono un ruolo
determinante.
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