Chiusi in rigidi preconcetti, a volte diamo alle forme darte degli ambiti limitati, perdendo di vista le indicazioni che aprono orizzonti espressivi nuovi, o ancora poco sfruttati.
Sono panorami artistici che coinvolgono più discipline, creando espressioni
di fatto multimediali, come è nel caso del nuovo album di Tonne,
Soundtoys 2x12 (Bip-Hop/Wide).
Definire album Soundtoys 2x12 è alquanto riduttivo, in quanto sul supporto
cd trovano comoda collocazione una parte audio, dove sono presenti otto brani
di quattro artisti diversi: Tonne,
Scanner, Si-Cut.db, e
Hakan Lidbo, e una parte software, che contiene il programma chiamato
appunto Soundtoy, compatibile sia con il mondo Apple, sia con il mondo
PC.
Tonne, al secolo Paul Farrington, è lautore, oltre che di due dei brani, anche di Soundtoy, un semplice gioiellino software in grado di unire il design con il fare musica.
Intuitivo, ergonomico, semplice e visivo è lapproccio a questo strumento di composizione, nel cui uso si sono cimentati i quattro artisti presenti nellalbum.
Tonne ha invitato gli altri allutilizzo di questo software, che in forma di una sorta pallottoliere temporale permette la gestione dei campioni in modo molto semplice ed intuitivo.
Gli stessi campioni utilizzati per gli otto brani sono messi a disposizione dei fruitori di questo strano album, per essere utilizzati con il software Soundtoy, lasciando totale libertà manipolativa e creativa a chi ascolta.
Musicalmente parlando i nostri quattro personaggi si esprimono con un linguaggio non comune, che già abbiamo potuto apprezzare nelle loro personali opere, in delicato equilibrio tra electro, rumorismo, jazz, improvvisazione, ambient e trance.
I ritmi sono stratificati, frammentati e pulsanti, le strutture melodiche sono minimali al limite della non esistenza e la ciclicità dei ritmi e delle atmosfere soniche è la via per lipnosi.
Quello che sorprende è la qualità tecnica ottenuta con il semplice uso del software Soundtoy, vero deus ex machina di questo album anomalo, uno strumento di composizione visuale tanto facile, quanto potente e versatile.
La multimedialità non si evolve solo nella passività della fruizione del messaggio artistico, ma, ed in questo sta la novità, anche nella sua semplice ed intuitiva manipolazione da parte del fruitore finale.
Voto
8.5
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