Una passeggiata in un bosco alla scoperta della natura può essere descritta
in infiniti modi, tuttavia uno dei più inaspettati è proprio quello
della fredda musica elettronica, come accade nel nuovo album Furlines
(BiP-HOp/Wide), frutto
tecnologico del progetto musicale Tennis.
Non si tratta, come ci si potrebbe aspettare, di sample naturali gestiti ed assemblati in forma di musica, è invece il semplice fluire degli elettroni attraverso gli oscillatori, che di naturale non hanno alcunché, che descrive lhabitat di un bosco e gli animali che si muovono in esso.
Questo non è un esperimento isolato; nel passato più volte abbiamo
incontrato tentativi di descrivere con il sound elettronico la natura che ci
circonda, come nellalbum Soil Festivities di Vangelis,
oppure in On Land di Brian
Eno, tuttavia la differenza tra questi lavori è insita nellestetica
del sentire di chi li ha composti, diversa in ogni singolo caso, come ora accade
anche per lalbum Furlines.
Diversificato all'infinito è lapproccio della mente umana alla descrizione della natura, ma unico ed esclusivo è luso che ne fa lanima artistica per creare la sua espressione elettronica.
Benjamin Edwards, ben conosciuto come Benge, assieme a Douglas Benford anchesso già noto con lo pseudonimo di Si-Cut-Db, sono le anime artistiche del progetto Tennis, giunto ora con questo Furlines al terzo album.
Il linguaggio sonico, espressione della loro estetica del sentire, li porta a costruire un percorso nel sottobosco naturale ricco di frammentazioni, di momenti estatici, accompagnati da bucolici panorami ed oscuri presagi claustrofobici.
Maestri di unelectro frammentata, ben sviluppata nel loro precedente lavoro Europe On Horseback, un album che profuma di un passato illustre riadattato in modo perfetto al ventunesimo secolo, i Tennis usano le fredde strutture elettroniche per una descrizione scientifica, aliena ai ritmi codificati e giostrata con maestria su concetti frattali, legati al suono e alla musica.
Negli otto brani presenti possiamo facilmente percepire lattenzione riposta dai nostri due nel riprodurre quelle che possono essere le atmosfere naturali, senza scadere in suoni troppo prevedibili o scontati.
Non possiamo ascrivere Furlines ad un genere, o ad uno stile preciso, è unopera a tema e come tale va ascoltata ed apprezzata, tuttavia le personalità di Ben e Doug appaiono chiaramente, evidenziando una raggiunta maturità del loro spirito artistico.
Lontani dagli estremi rumoristi seguiti da una parte degli avanguardisti elettronici attuali, i Tennis riescono a proporre atmosfere elettroniche sofisticate, ricercate e, quel che più conta, perfettamente ascoltabili e fruibili.
Se poi un album solo non vi bastasse, assieme a Furlines troverete anche un
secondo cd, che contiene tutte le versioni remix del precedente album di Tennis,
Europe on Horseback, con la partecipazione di Scanner, Cray, Pimmon, Bovine
Life ed altri.
Questo secondo cd, che da solo meriterebbe lacquisto, è un omaggio offerto dalletichetta bip-hop per festeggiare la pubblicazione di Furlines, il suo ventesimo album.
Voto
9
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