Un viaggio nellarte del rumore elettroacustico, questo è Pulled
Under nuovo album di Janek
Schaefer (audiOh).
Seguito ideale del precedente Above
Buildings, pubblicato dalla Fat Cat Records, questo Pulled Under
prosegue nelle coordinate soniche puramente rumoriste, evidenziandone gli aspetti
più evocativi e poetici.
Pulled Under non è un disco facile ed il suo canto elettroacustico non parla una lingua facilmente accessibile; dobbiamo affrontare questa avventura sonora sapendo a priori di essere in procinto di entrare in una terra straniera, ma non per questo ostile.
Aritmico e rumorista Pulled Under parla con il linguaggio dei suoni della nostra
società post industriale, usando ad arte rumori, campioni e pura improvvisazione
in una forma che riporta alla mente gli esperimenti storici di Alvin Curran
e quelli più recenti di Microstoria
e David Toop.
Non abbiamo i clicks and pops tanto di moda nel rumorismo attuale, piuttosto ci ritroviamo immersi in un fluido rumoroso, dove inizialmente non si trovano punti di riferimento e ci si deve affidare esclusivamente alla sua corrente vorticosa, per scoprirne in un secondo momento la sottesa poetica.
Janek Schaefer prima ci consegna la Stele di Rosetta del suo linguaggio musicale per poi dispiegare tutta la sua arte sperimentale e davanguardia davanti ai nostri occhi, proponendo panorami sonici che descrivendo le nostre metropoli le agghindano di una rumorosità carica di un pathos evocativo.
Pulled Under è una nuova sfaccettatura nelle attuali tendenze rumoriste, certamente non la più facile da comprendere, ma, forse, una delle più preziose.
Voto
8
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