Era il tempo in cui le prime vibrazioni della Artificial Intelligence tecnologica
sconvolgevano il pianeta musica e tra quei primi fautori, oltre ai blasonati
e ben conosciuti The Orb, Autechre,
Aphex Twin, Black
Dog, troviamo anche i Bandulu.
Dopo aver dedicato il pluriennale silenzio discografico ad un'intensa attività
live, i Bandulu ricompaiono ora sui banchi dei negozi con Redemption
(Music Man / Audioglobe),
il loro quarto album.
Tra i primi a ricercare un delicato equilibrio tra il dub ricco d'eco e l'ipnoticità
tribale della techno, i Bandulu hanno presentato il loro manifesto musicale
negli album Guidance del novantadue e Antimatters del novantaquattro
ed ora lo ripresentano con forza nel nuovo Redemption.
Senza alcuna modifica nella struttura creativa umana del gruppo, che risponde
ancora ai nomi di Jamie Bassmire, John O'Connell e Lucien Thompson,
i Bandulu riavvolgono i nastri della loro storia e provano ad attualizzare
quello che è stato uno dei sound più innovativi dei primi anni
novanta.
Redemption nei suoi undici brani propone schemi sonici già ben
conosciuti, che ripetono il concetto di 'squadra che vince non si cambia' ed
ascoltando brani come Smooth Step, con i suoni persi nelle eco infinite
segnate da un ritmo veloce ed incalzante, e Chapter 6, un'immersione
nelle migliori atmosfere ambient techno dei tempi d'oro, sembra proprio che
per i Bandulu il tempo non sia passato, tuttavia, anziché stimolare una
pesante sensazione di deja vu, si apprezza ancora la forte attualità
del loro stile musicale.
I Bandulu hanno smesso di cercare vie inesplorate dove andare a trovare nuovi
astrusi equilibri stilistici; preferiscono invece allargare il loro personale
solco, rendendolo ancora più fruibile e piacevole e gli accenni reggae
della solare Jahquarius, o di Detention sono i palesi rapresentanti
di questo lavoro verso la godibilità più superficiale.
I Bandulu, dall'alto della loro più che decennale esperienza, sembrano
voler lasciare il campo libero alla sperimentazione delle nuove generazioni
artistiche, preferendo proporre un sound che rappresenta pienamente il loro
stile, senza particolari avventure fuori programma, tuttavia ancora perfettamente
in grado di essere attuale in questo mondo musicale che ha bruciato da tempo
la parola longevo dal suo vocabolario.
Voto
8
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