Muore Elvis Presley,
discusso ed amato cantate e pseudoattore, macinato dal successo e dalla sua
umana fragilità: droghe, alcool, disinfettanti, cipolle, hamburger,
tutto quel che vi pare, quel che è successo ad Elvis è stato...
MORIRE!
E la musica, per fortuna
non solo la sua, continua a suonare e non solo marce funebri e ridondanti
iperconsumistiche fiere celebrative del defunto stellone!
Hanno detto che il Rock 'n' Roll è nato con Elvis: ma quante altre
sciocchezze dovremo ascoltare prima di morire anche noi, magari di noia?
Con Elvis è nato (e successivamente defunto) un piccolo mito, fin troppo
celebrato per quel che valeva veramente! Certo, noi giovani di quell'età,
avevamo bisogno di qualcosa che rompesse gli schemi, qualcosa che ci togliesse
dalla stagnazione sessuale di quegli anni e desse spazio ai nostri ormoni.
Ed Elvis è diventato il nostro agnello sacrificale, inchiodato, crocifisso
alla sua Cadillac rosa ed alle sue angosce misteriose, personali, per il mondo
insignificanti, ininfluenti, irrilevanti.
Quando è morto lo abbiamo pianto (io no!) ma se lo avessimo veramente amato, avremmo dovuto piangerlo in vita!
Non ce l'ho con lui, poveraccio,
e non certo perché è morto. Che Dio l'abbia in gloria! Sebbene
mi auguro che gli abbia proibito di cantare nei suoi Celesti Cori, che a noi
vivi non faccia tornare in mente una certa ossessionante pubblicità.
Fra l'altro alcune sue canzoni erano pure carucce... ma questo non giustifica
tutto quel fanatismo provinciale e ridicolo che lo circonda ancora.
Trovo patetici (sebbene giustificabili nella loro semplicità e fragilità dell'ego) quei succulenti imitatori, sosia, reincarnazioni inconsapevoli di un'etichetta ben congegnata dal suo spregiudicato impresario, un certo Tom Parker, detto"il Colonnello".
Che cosa ci fosse in Elvis
di Elvis non è dato sapere.
Morì a Graceland il 16 agosto del 1977.
Non come James Dean. Ma
questi era solo un attore, non un Dio.
Ma la gente che ulula
per le strade e nei party, quella gente che spende milioni di dollari in magliette,
gadgets ed altre bischerate (minchiate se abitate al Sud) mentre tutt'intorno
il mondo continua a girare indifferente alle corde di un Elvis putrefatto
che si aggira ancora fra noi come uno zombie! Ma perché, mi chiedo,
non lo lasciamo in pace così che alfine trovi davvero la sua pace?
Mannò! Dobbiamo scorticarlo, levargli la poca pelle che gli è
rimasta addosso, irrorarlo di ketchup e di patatine fritte, birra ed altre
golosità per poi andare ad orinare ciondolando nei prati di qualche
Rave Party in suo onore?
Ma per carità! Siamo già abbastanza osceni così! Avessimo
almeno pietà di uno che è morto prima di capire chi fosse, avessimo
almeno la saggezza di non imitarlo nella sua personale umanissima tragedia.
Ma che dico? Devo essere
impazzito! Tutt'intorno a me c'è gente che urla, piange, prega sulla
sua tomba! Che cos'è che non ho capito davvero?
Che Elvis va adorato come un dio? Dio forse no ma quasi santo sì! E c'è già
un piccolo miracolo!
Sembra che dopo la sua morte siano aumentati i cretini!
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Tratto da: "I pensieri morali di un poeta cybernetico":
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