Si chiama Yu Ominae, il suo nome
in codice è Spriggan,
in forza alla Fondazione Arcam: ha solo sedici anni e studia al liceo, ma in
missione è dotato di uno speciale armored muscule suit, un giubbotto in
omihalcon che lo protegge dagli urti e ne potenzia la muscolatura
amplificandone la forza di trenta volte. Yu
Ominae è il personaggio centrale del manga “Spriggan”, ideato da Hiroshi
Takashige e disegnato con perizia ipercinetica da Ryoji Minagawa, già edito
parzialmente in Italia nel 1992 dalla scomparsa Granada Press ed ora riproposto
in versione integrale dalla Planet Manga: a testimonianza del successo del manga in Giappone, nel
1998 Spriggan è approdato sul grande schermo con il relativo anime. Il punto
d’avvio della saga è una misteriosa piastra (di un metallo sconosciuto)
ritrovata casualmente in fondo al mare nel ventesimo secolo e riportante un
messaggio scritto in antico ebraico: un monito a difendere da eventuali
malintenzionati i relitti tecnologici di avanzatissime e remote civiltà,
autocancellatesi dalla storia. Per proteggere il mondo dai manufatti del
passato la Fondazione Arcam ha creato un corpo speciale comprendente, oltre a Yu Ominae, il mistico guru
delle arti marziali Oboro, l’astuta Tia Flat ed il licantropo transalpino Jean
Jacquemonde: tutti indistintamente segnalati negli archivi delle principali
agenzie di spionaggio su scala mondiale, comprese la Cia ed il Kgb. Ominae
ed i suoi giovani colleghi sono impegnati in rischiose missioni che li
oppongono spesso a scafatissimi cyborgs, ad uomini dotati di poteri paranormali
o ad esseri mutati geneticamente – che ingaggiano al solito lotte dinamiche e
spettacolari con lo Spriggan di turno –. Sul piatto sempre l’ennesimo mistero
di marca ‘fantarcheologica’, difeso strenuamente dagli eroici Spriggan contro i
cattivi assoldati da multinazionali o agenzie spioniste che vogliono servirsene
per dominare il pianeta. L’arca di Noè, la maschera di Palenque, antichi
rituali indiani ed enigmi in serie costituiscono il cardine ideologico delle
varie storie, le cui trame all’apparenza sembrano episodi unici e scollegati,
in realtà pagina dopo pagina lasciano intravedere un disegno complesso ed
omogeneo. “Spriggan”
propone un’avvincente miscela di avventura, tecnologia, misteri archeologici e
tanta azione. Con i due episodi dell’ultimo numero termina la serie, ma i fans
di Yu Ominae potranno comunque attendere anche l’uscita italiana di First
Mission, un episodio inedito pubblicato lo scorso agosto nella rivista
“Monthly Sunday GENE-X”. E probabilmente anche una serie animata, dato che il
lungometraggio Spriggan ha ridestato la popolarità del personaggio.
PLANET MANGA N° 31, Spriggan 11, mensile, pp. 210 [Planet Manga]
Voto
7
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