Il la è stato dato dal quartetto Safe Sax, per le vie della città di Clusone, in mattinata.
È cominciato con loro, domenica 9 luglio 2000, il Clusone Jazz Festival, manifestazione nata vent'anni fa, in sordina, in questa cittadina della Val Seriana, e oggi nota a livello internazionale.
Per queste stradine lastricate sono passati i più grandi nomi del jazz mondiale e anche quest'anno le sorprese sono moltissime: il contrabbassista inglese Dave Holland, il gruppo tedesco Zentralquartett e, per la prima volta in Italia, l'americano 'Killer' Joey Baron e il suo quartetto.
Nata dall'idea di una decina di appassionati della zona, questa iniziativa ha, negli anni, raccolto consensi e un notevole successo, tanto che, da una durata iniziale di tre giorni, è ormai arrivata a coprire quasi tutto il mese di luglio.
Inoltre, i paesi vicini, contagiati dal successo e dalla passione per l'iniziativa, hanno deciso di ospitare anch'essi una parte della manifestazione, in una sorta di passaparola itinerante. Così, le amministrazioni attualmente coinvolte nel progetto, sono una decina.
I concerti e le iniziative si susseguirano fino alla fine di luglio quando, durante quello che viene considerato il clou del festival, si esibiranno alcuni importanti nomi del jazz italiano, come il quartetto di Eugenio Colombo e l'originale nonetto di Gianluigi Trovesi, nativo proprio di queste valli, che presenta una formazione composta da un trio jazz, un trio popolare e un trio barocco.
Un'occasione originale e interessante, questa, anche per conoscere una tranquilla cittadina, a una cinquantina di km da Milano, circondata da montagne e folte pinete (Clusone deriverebbe da 'Clausoni' riferito a 'clausus' cioè luogo chiuso, spiazzo circoscritto appunto da montagne) in cui compiere affascinanti escursioni, e che può vantare un importante patrimonio artistico tutto da scoprire. Senza dimenticare, naturalmente, le altre cittadine che ospiteranno i concerti itineranti.
Voto
7