A San Miniato La Luna è
azzurra. Non si tratta di un fenomeno astronomico, ma
culturale. La città si trasforma in un enorme palcoscenico dal 20 al 24 luglio
2006 per ospitare il festival internazionale del teatro di figura, un’allegra
kermesse che propone i suoi spettacoli negli angoli e nella
piazze del centro storico con un contatto immediato, vivo, con il
pubblico. I luoghi che si trasformano in
vivaci ribalte sotto le stelle sono piazza del Duomo,
piazza del Seminario, piazza del Popolo, il Giardino della Cisterna, la Rocca di Federico, la
scalinata del SS. Crocefisso, ma in realtà in questi giorni gli spazi si
moltiplicano a San Miniato, basta una baracca di burattini, la voce di un
attore, per creare un riuscito spettacolo di strada. Fra i protagonisti di questa edzione, come al solito anche
esponenti del teatro di animazione internazionale:
l’Hand’s Theatre e il Minsk Theatre dalla Russia, la
compagnia Trukitrek
dalla Spagna. In spettacoli come in “Unforgettable”
della Trukitrek in coesistono marionette, attori in
carne e ossa e disegni animati, mentre nell’Ombra del Lupo di Terzostudio,
con Alessandro Gigli (anche autore) e Alessandro Verdecchia,
le favole sono uno degli elementi per affrontare la figura del lupo da vari
punti di vista. Fra gli altri spettac
oli “Klinke”, di Milo e Olivia, con la magia del nouveau cinque, le “Fiabe a con-tatto” del Teatro del
Cavolfiore, “L’Osservatorio lunare” del Teatro di Labartarc,
i “Giochi catalani” di Guixot
de 8, “Cartina”.
C’è spazio, in cartellone, per grandi maestri del teatro di figura, habitué di “La luna è azzurra”, con i loro lavori nuovi o ben
collaudati: Paolo Valenti presenta “Picchiurellino, eroe del mattino” (per i più piccini) e il
suo virtuosistico “Marionette in blues” (in cui è
accompagnato dalla musica dell’uomo-orchestra e bluesman
Moreno Raspanti), Claudio Cinelli ripropone
il suo leggendario “Heartbeat-Batticuore”.
Come d’abitudine, a una figura di rilievo del teatro
di figura viene assegnato il premio “Luna d’argento”. Quest’anno
tocca a Grazia Bellucci, che con il suo Teatrombria
esplora da molti anni tutte le possibilità espressive, quasi sconfinate, del
teatro d’ombre, forse la forma più lirica e struggente dello spettacolo
d’animazione. Una ricerca, quella della Bellucci,
documentata dai due spettacoli presenti nel programma del Festival: “La bella addormentata”, da Ciaikovski,
e da “Dreams on the road”, sequenza di storie
sull’amore (amore sognato, trovato, perduto) che… escono da due valige.
Fra gli attesi protagonisti anche Francesco Tullio Altan alle prese con il teatro di figura con il suo “Pippo Pettirosso
Voto
7½
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