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Fanny & Alexander: Recensione Him, 2009
Fanny & Alexander: Recensione Dorothy. Sconcerto per Oz, 2007
Fanny & Alexander: Presentazione Dorothy. Sconcerto per Oz, 2007
Fanny & Alexander: ARDIS I (Les enfants maudits)
Fanny & Alexander: Alice vietato >18 anni
Fanny & Alexander: Ponti in core
Fanny & Alexander: Requiem
Fanny & Alexander tornano
sul palco del Teatro
Studio di Scandicci venerdì 15, sabato 16 e
domenica 17 aprile 2005 alle ore 21.15. Invece di ARDIS
II, la compagnia ravennate propone ARDIS I (Les enfants maudits).
Uno spettacolo che gli
stessi Fanny & Alexander definiscono come "cinema da
camera", ovvero una complessa partitura scenica per voci, pianoforte, ondes
martenot e macchine del suono. “Si tratta di un vero
e proprio ardito esperimento sulla percezione sinestetica
- ha spiegato la compagnia - nell'intento di coniugare differenti desideri di indagine artistica: una piana cronaca familiare, un amore
infantile, ambientato in una straordinaria magione (Ardis
Hall), una geografia immaginaria, fantastica, senza tempo”.
Votato fin dalle origini alla creazione di particolari
dispositivi di immersione dello spettatore in un
sistema enigmatico della visione, il lavoro di Fanny
& Alexander ha indagato con estetica
rigorosa le figure di un’infanzia infera, a partire da Lewis Carroll per approdare alla scrittura e
all'affascinante universo dell'autore di Lolita, Vladimir Nabokov.
Ispirato ai capitoli iniziali del romanzo Ada, ARDIS I (Les enfants maudits)
apre infatti uno stratificato percorso (si tratta
della prima di sette puntate dedicate all’opera
dell’autore russo) dentro un lavoro che suggerisce insieme uno scintillante
affresco famigliare, il racconto di una precoce passione incestuosa, e
un’indiretta riflessione sull’arte e i suoi strumenti.
Chiara Lagani e Luigi
De Angelis, i due fondatori della compagnia, ricostruiscono questa ambientazione sospesa tra favola e
universo torbido in una Wunderkammer, camera delle
meraviglie: pochi oggetti, uno strumento musicale e una sedia bassa sulla quale
dal principio della messinscena siede De Angelis, a
fare da specchio al pubblico, immobile e muto rievocatore
della vicenda. Alle pareti cornici vuote, che di volta in volta si animano con
frammenti di corpi e immagini magrittiane: nasi,
occhi, bocche che narrano con le parole di Nabokov.
I tormenti dell'amore incestuoso di Van e Ada (fratello e sorella in 'Ada'
di Nabokov), balenano attraverso corpi destrutturati
che emergono dal confine delle cornici e a quel confine si ribellano: una mano,
un seno, didascalie, alcuni frame di video che
scorrono.
Voto
8