Compagnia Muta Imago,(a + b)3, 2008
Compagnia Muta Imago, Lev, 2009
Compagnia Muta Imago, Madeleine, 2011
Che bella sorpresa questi Muta Imago. La giovane compagnia romana, dopo la partecipazione alla ventinovesima edizione del Fadjr International Theater Festival di Teheran, torna al Teatro Studio di Scandicci con Madeleine. Vincitori
nel 2009 del Premio Speciale Ubu 2009, del Premio
della Critica e del Premio D.E.MO./Movin’UP, Muta Imago presentano il terzo quadro di una trilogia sulla memoria iniziata con (a + b)3 e proseguita
con Lev . Madeleine è la storia di un’attesa e di un improvviso assedio che travolgono una donna. Piccoli segnali, contraddittori, si affacciano tra le pieghe della realtà. Un’atmosfera
di strana elettricità riempie la scena, grazie alla perizia dei Muta Imago che creano un ingegno - spettacolo con estrema delicatezza e un formidabile senso scenografico. Il risultato è una piece costruita sulle fumature, sulla lacerante (e continua) invenzione di una scena che diventa dinamica, grazie a una accurata e sottile gestione delle emozioni. Un apparato spettacolare che si ciba di un universo visivo creato per sottrazione (con grande perizia e capacità tecniche), dando vita a un teatro concreto che se ne infischia del multimediale. Ma che attraverso il sogno, le ombre, il suono, il gioco di specchi, il fumo, il rumore pulsante, brilla di visioni.
Nel loro viaggio apocalittico i Muta Imago passano oltre la scrittura drammaturgica: azzerano il racconto, lasciandolo assorbire in una costruzione dello spazio e del tempo astratta e concreta allo stesso tempo. Muta Imago giocano con oscurità e luci, stimoli percettivi e sonori, trasformando la performance in un territorio di confine tra conscio e inconscio, in cui si sprigionano emozioni e stati d’animo primordiali e imprevedibili. Una magia visiva dove l’architettura è perfetta e studiata nei minimi particolari, con estrema cura e brillante creatività, che affascina e conquista lo spettatore senza posa .
Il sogno e la paura sono gli elementi costitutivi del mondo di Madeleine, un universo in cui i due performer Glen Blackhall e Chiara Caimmi agiscono in una scenografia fatta di soglie, proiezioni, trasparenze, riflessi, tra materializzazioni sonore e visive. Una sorta
di sogno - incubo persistente, con il sonoro articolato e potente, che si muove in studiata e perfetta sintonia con le atmosfere iperreali di una avventura fantascientifica, di un caos creativo che sorprende e avvince.
Voto
9