Il sound dei Karamu Afro Collective si muove con allegria e libertà fra Afrobeat, World music e Funk e che promette di non smettere di ampliarsi, con curiosità: quella sempre. Nutrita della lingua cangiante di testi che svolazzano in libertà fra francese, inglese e italiano.
Di questi giorni di gennaio l’entrata in sala per la registrazione del loro primo album con la sigla Karamu Afro Collective e l’uscita di un primo video in anteprima direttamente dai Kent Industries Studio, Save this place: un brano che già da subito racconta l’impegno sociale di questa band.
Lo spunto, infatti, è dato dalle catene fisiche e sociali che hanno dovuto subire le minoranze nel corso della storia e che ancora oggi subiscono. Sono catene che non permettono alle persone di poter essere libere di esprimersi o di vivere la propria cultura, o le loro scelte di vita in generale, o semplicemente di essere accettati. Catene che hanno un contraltare nei pregiudizi della gente, pregiudizi che non permettono di vedere la realtà e la bellezza della diversità ma chiudono le persone nell’angolo della paura.
Giovanni Ballerini - Redazione Scanner.it
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