19/10/2016
Tramandare una tradizione che a San Casciano si coltiva da decenni per insegnare un'arte e una passione che lega il mondo del libro alla manualità artigianale. Da un'ex insegnante come Stefania Mori e da uno storico artigiano della carta come Guido Lapini il sapere della cultura toscana si trasmette a Demba Kasse e Mamadou Djourma Diallo, due giovanissimi migranti ospiti del centro di accoglienza di San Casciano, nell'ambito del piano sostenuto dalla Prefettura di Firenze e gestito da Oxfam Italia. Iscritti ad un corso di legatoria artigianale per adulti e bambini, proposto nell'ambito dell'offerta culturale della biblioteca comunale, i ragazzi, ventenni, provenienti dal Senegal e dalla Guinea si sono appassionati a questa antica forma artigianale tanto da riuscire in un anno a realizzare a mano centinaia di libri, quaderni, agende.
Dipingono le carte, scelgono e abbinano carta e tessuto in base alle fantasie, usano ago, filo, forbici e colle e il libro è fatto. Piccole opere d'arte delle quali i migranti sono creatori e realizzatori al fianco dei promootori dei laboratori, Stefania Mori e Guido Lapini, cittadino quest'ultimo che per tantissimi anni ha tenuto una nota bottega in Borgo Sarchiani. “Sono bravi e precisi – commenta Stefania Mori – con Demba e Mamadou parliamo, scambiamo opinioni, ci conosciamo, un'occasione per scoprire i talenti dei ragazzi e uno strumento che favorisce la loro integrazione nel nostro tessuto sociale e culturale”. “Il nostro percorso – commenta l'assessore alle Politiche per l'integrazione Consuelo Cavallini - tende a valorizzare le capacità dei ragazzi e a metterle in relazione con la comunità, Demba Kasse e Mamadou Djourma hanno realizzato libri e insegnato a loro volta ai bambini della scuola primaria di Cerbaia strumenti e tecniche di legatoria, un'esperienza di grande valore sociale che continueremo a proporre nelle nostre scuole”.
Giovanni Ballerini - Redazione Scanner.it
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