La Mostra del cinema in questa edizione, si deve confrontare con la concorrenza
agguerrita dei festival d’oltreoceano e soprattutto di Locarno e San Sebastian, che cresce anno dopo anno e dall’altra parte la Biennale deve fronteggiare la scarsità dei finanziamenti e l’immobilismo culturale del nostro paese, che non ha permesso di poter immaginare un festival diverso e con spazi più confortevoli. Allora Baratta e il direttore
Barbera, rinnovano il concorso ufficiale, che punta su nomi nuovi e soprattutto ponendo in primo piano le produzioni europee e in primis francesi, molto forti nelle coproduzioni e in testa come nazione trainante della settima arte
nell’unione.
In occasione del centenario della nascita, la Biennale Cinema rende omaggio a Orson Welles, proiettando due suoi capolavori veneziani di ispirazione shakespeariana, che sono stati recuperati e restaurati: stiamo parlando de “Il mercante di Venezia (del 1969) e di Otello (del 1951), che vengono proposti martedì primo settembre, nella serata
di preapertura della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (2
– 12 settembre 2015), alla Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido di Venezia.
In gara si potranno vedere The Danish Girl (il film di Tom Hooper con Eddie Redmayne nei panni di una delle prime persone ad aver effettuato un cambio di sesso), Beasts of NoNation di CaryFukunaga,
il film d’animazione di Charlie Kaufman e Duke Johnson, Anomalisa, il ritorno di DrakeDoremus (Equals, con Kristen Stewart,Jacki Weaver e Guy Pearce) e di AtomEgoyan (Remember), il documentario cineseBehemoth di Zhao Liang. Presenti anche i grandi autori: Sokurov,Skolimowski e Trapero. Sono quattro gli italiani in concorso: Marco Bellocchio con Sangue del mio Sangue, Luca Guadagnino con A Bigger Splash (con Tilda Swinton, Dakota Johnson e Ralph Fiennes), Giuseppe Gaudino con Per Amor Vostro e Piero Messina con L’Attesa. Fuori concorso, Black Mass con Johnny Depp, il film d’apertura Everest e Spotlight
di Thomas McCarthy. Orizzonti si prepara ad ospitare opere innovative e sorprendenti.
Da tenere d’occhio le pellicole diBrady Corbet e DitoMontiel, Un monstruo demil Cabezas di RodrigoPla, A war di TobiasLindholm. Leone
d’oro alla carriera che sarà assegnato a Bernard Tavernier e
le sezioni della Settimana della critica e le Giornate degli autori, piene di film curiosi e stimolanti. Un festival in difficoltà, ma che con forza cerca di trovare una sua strada di rinnovamento per poter richiamare a sé spettatori, cinefili e critici e ritrovare un suo palcoscenico mediatico importante e riconoscibile.
Voto
8
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