partner di Yahoo! Italia

Fizz - Idee e risorse per il marketing culturale !

Scanner - Cultura Opinioni Online
links redazione pubblicità info redazione@scanner.it


   


Far East Film Festival
XXVI edizione
Florence Korea Film Fest
XXII edizione
74° Berlinale
Un orso che non smette mai di cacciare
41° Torino Film Festival
Un minestrone di proposte
France Odeon 2023
XV edizione
Festa del Cinema di Roma
XVIII edizione
Venezia 80
Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica
Cannes 2023
La madrina è Chiara Mastroianni
Far East Film 25
Un festival faro per il cinema orientale in Europa
Florence Korea Film Fest
XXI edizione

 


Ricerca avanzata

 

 

Arte Musica Libri Cinema Live Interviste Home Vignette Gallery Hi-Tech Strips Opinioni Gusto Ospiti TV

  25/04/2024 - 01:04

 

  home>cinema > festival

Scanner - cinema
 


Film Middle East Now
Il Medio Oriente su grande schermo
Cinema, documentari, arti visive, eventi culinari e incontri. Il festival guarda al Nord Africa, con il Marocco come paese ospite, focus su Afghanistan, Israele / Palestina, e l’attualità da Siria e Iran. Fra gli ospiti Rana Salam, designer libanese e regina della pop culture mediorientale. La mostra di Hassan Hajjaj, artista marocchino considerato l'Andy Warhol del mondo arabo
Quarta edizione del festival, dal 3 all’8 aprile 2013, a Firenze

 




                     di Giovanni Ballerini


44 titoli, di cui 37 anteprime nazionali (in totale 16 i cortometraggi), 25 ospiti, tra registi, attori, produttori, artisti e ospiti internazionali, sono questi i numeri del Middle East Now, il festival internazionale di cinema, documentari, arte contemporanea, incontri ed eventi, ideato e organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, che si svolgerà tra cinema Odeon, Auditorium Stensen e altre location fiorentine. Il Medio Oriente torna protagonista a Firenze dal 3 all’8 aprile 2013 con la quarta edizione di Middle East Now, il festival internazionale di cinema, documentari, arte contemporanea, incontri ed eventi. Il festival propone un viaggio per tappe che tocca i Paesi più "caldi" dell’area Mediorientale:le storie, i personaggi, i temi forti e l’attualità nelle produzioni più recenti da Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Israele, Palestina, Egitto, Giordania, Emirati Arabi, Afghanistan, Siria, Bahrein, Algeria e Marocco, per far conoscere la cultura e la società di questi paesi. I film in programma sono titoli premiati ai migliori festival internazionali, di autori emergenti e cineasti affermati, che difficilmente trovano una distribuzione nel circuito cinematografico italiano.
Per la prima volta Middle East Now assegnerà il premio del pubblico al miglior film - il Middle East Now Award - scelto tra i 22 titoli in concorso, tra documentari e film di fiction.
Inaugura il festival Zaytoun, del regista israeliano del Giardino di Limoni, Eran Riklis (in anteprima nazionale).
La graphic designer libanese Rana Salam, tra le più celebrate di tutta la scena mediorientale, sarà sotto i riflettori a questa edizione del festival. Dopo essersi formata a Londra, Rana è stata tra le prime a riscoprire e rilanciare un immaginario pop della cultura araba più recente, mescolando l’estetica dei poster dei film egiziani più popolari alle colorate confezioni dei chewing gum libanesi, i Chicklet, e ispirandosi a figure mitiche della cultura popolare come la cantante Oum Kalthoum. A Firenze, in occasione del festival, è protagonista di un pop up shop in cui vengono presentati gli oggetti firmati Rana Salam (inaugurazione sabato 6 aprile – fino al 27 aprile 2013), una sua installazione va in scena al Cinema Odeon, e tiene anche una lecture al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina (giovedì 4 aprile, ore 18.30), in occasione della mostra “Un’Idea di Bellezza”, su come ha trasformato l’estetica popolare araba in grafiche ed oggetti chic.
Middle East Now presenta anche la prima mostra personale in Italia di Hassan Hajjaj, uno dei più quotati artisti marocchini del momento. Alla Aria Art Gallery (Borgo SS. Apostoli 40) l’artista, considerato l'Andy Warhol del mondo arabo, presenterà il nuovo progetto VogueArabe (opening 5 aprile - fino al 5 maggio 2013) che rilegge a suo modo – provocatorio, ironico ma al tempo stesso profondo - il magazine Vogue.
Quest’anno il programma è arricchito dalla presenza della cinematografia del Nord Africa, uno degli scenari maggiormente in evoluzione negli ultimi mesi: in particolare sotto i riflettori ci sarà il Marocco, con film, documentari e progetti artistici. Dal Marocco saranno presentate tre pellicole: Death For Sale di Faouzi Bensaïdi, un thriller ambientato a Tetouan nel nord del paese candidato agli Oscar 2013 come miglior film straniero. In anteprima italiana anche il documentario Casablanca Mon Amour di John Slattery, moderno road movie che racconta la Hollywood di ieri e il Marocco di oggi. Anteprima assoluta di In the Name of the Brother di Youssuf Ait Mansour, documentario che racconta la vita semplice e austera in una madrasa – una scuola coranica - sulle montagne intorno a Marrakesh.
Novità di questa edizione il focus sull'Afghanistan, consei film in programma tra lunghi e cortometraggi. Tra i titoli di punta si segnalano My Afghanistan. Life in the Forbidden Zone del regista Nagieb Khaja, sarà inoltre presentato in esclusiva anche il progetto video Kabul at Work del reporter inglese David Gill e The Boxing girl of Kabul di Ariel Nasr, sul sogno di un gruppo di ragazze afghane di dare al proprio Paese la prima medaglia olimpica nel pugilato femminile.
Arriva dall'Afghanistan anche il film di chiusura, l’anteprima nazionale di An Afghan Love Story di Barmak Akram, uno dei più acclamati registi afgani dell’ultima generazione. Il film racconta la storia d'amore clandestina tra i giovani Wajma e Mustafa e apre uno spaccato sulla drammatica complessità dei legami sentimentali e sul ruolo delle donne nella società afgana.
Nel programma dedicato a Israele e Palestina, otto i titoli: tra questi il documentario Soldier on the Roof di Esther Hertog, ironico spaccato sulla quotidianità della piccola enclave ebrea di Hebron, in cui vivono 800 coloni israeliani e 120.000 palestinesi.
Grande attenzione anche sulla Siria, con una selezione di quattro titoli. Anche dal Libano quattro titoli, tra cui il fresco vincitore del premio Cinema For Peace all'ultimo festival di Berlino, A World Not Ours del regista di origini palestinesi Mahdi Fleifel, sulle estati passate a seguire i mondiali di calcio nel campo profughi di Ain el-Helweh, nel Sud del Libano. Sempre dal Libano anche Jasad the Queen of Contradictions di Amanda Homsi-Ottons, ritratto della controversa giornalista e poetessa libanese Joumana Haddad, fondatrice della prima rivista erotica del mondo arabo, che sarà a Firenze per la proiezione e per presentare il suo ultimo libro “Superman è Arabo” (Mondadori Editore), lunedì 8 aprile (ore 18.45), introdotto dal giornalista Gad Lerner.
Dall'iran arrivano quattro lungometraggi, tra i titoli di maggior successo internazionale dell’ultima stagione, e un’ampia selezione di cortometraggi di giovani talenti emergenti. Una novità sono anche i due titoli a tema “Culinary Cinema”: per la Serata Speciale Hummus, giovedì 4 aprile (a partire dalle 19.45), in cui è protagonista il celebre piatto mediorientale a base di ceci, verrà presentato in anteprima italiana Make Hummus Not War del regista australiano Trevor Graham, ironico e intelligente documentario sulla "guerra dell'hummus” tra libanesi, palestinesi e israeliani, ognuno dei quali rivendica la paternità e l’invenzione della famosa crema di ceci; e sempre a tema cibo il cortometraggio Maqloubeh del palestinese Nicolas Damuni, in cui un gruppo di studenti sono alle prese con la preparazione del maqloubeh, il famoso piatto regionale palestinese, e con un ospite inatteso…
Dall'Italia per la prima volta al festival, una selezione di documentari di giovani registi emergenti, nella nuova sezione Uno sguardo sul Medioriente (domenica 7 aprile al Cinema Stensen), tra i quali Just Play di Dimitri Chimenti, sull’incredibile esperienza di un’associazione culturale che da oltre 10 anni organizza corsi musicali per bambini nei campi profughi palestinesi, dal Libano fino alla Striscia di Gaza. In programma anche un'ampia selezione di pluripremiati cortometraggi di giovani filmmaker emergenti del Middle East. Middle East Now presenta in questa edizione anche un focus su Greenhouse, l’istituzione cinematografica basata in Israele che realizza uno dei più innovativi programmi di workshop e formazione dedicati ai giovani registi del Mediterraneo e del Medio Oriente.

Voto 8 

        Invia Ad Un Amico

© Copyright 1995 - 2010 Scanner