Con la nuova direzione artistica nelle mani di Antonio Monda, la manifestazione romana torna sul suo percorso iniziale di semplice festa del
cinema e non più festival.
“Ci sono troppi festival cinematografici, di ogni tipo e qualità e, nel momento in cui sono stato chiamato come direttore artistico dell’evento, mi sono immediatamente detto che non avrei contribuito a rafforzare questa
tendenza”. Cosi spiega alla
conferenza stampa il neo direttore Monda, che impone da subito la cancellazione
di concorso, giurie, serate di apertura e chiusura, madrine e l’abolizione dei premi, tranne quello del pubblico Bnl.
Interessante l’elenco dei film del cartellone, con un programma di 37 titoli appartenenti a diversi generi, con la presentazione della seconda stagione di Fargo, serie tv targata HBO.
Gli italiani saranno presenti con la commedia di Sergio Rubini Dobbiamo Parlare; Alaska,
melodramma di Claudio Cupellini, con Elio Germano e Astrid Berges-Frisbey; Lo chiamavano Jeeg-Robot, lungometraggio di debutto di
Gabriele Mainetti – molto conosciuto e premiato, in Italia e all’estero, per i suoi corti, e il documentario Registro di classe
– parte prima 1900-1960, prodotto da Gianni Amelio, in collaborazione con
Cecilia Pagliarani.
Tra i film più attesi, c’è
sicuramente Truth, che sarà presentato nella
giornata di apertura della Festa del Cinema di Roma, opera prima di James Vanderbilt, dirige Cate Blanchett e Robert Redford in un thriller politico e giornalistico, dedicato a quello che poi è stato definito “Rathergate”, scandalo sui presunti favoritismi che George
W. Bush avrebbe ricevuto, andando così alla Guardia Nazionale anziché nel Vietnam. Molto atteso, The Walk 3D, il nuovo lavoro di Robert Zemeckis, con Jopeph-Gordon Levitt nei panni di Philippe Petit (funambolo francese che, nel 1974, compì un’impresa leggendaria, camminando
su un cavo metallico teso in equilibrio tra le Torri Gemelle di New York); Junun e Freeheld, con Julienne Moore ed Ellen Page. Ai giovani è dedicata la programmazione Alice nella
Città ( sezione parallela e autonoma della Festa del Cinema di Roma ) in cui saranno presenti, tra le altre, le proiezioni di Pan – Viaggio sull’isola che non
c’è; Il Piccolo Principe e Belle & Sebastian – The
Adventure Continues. Tra le retrospettive della
manifestazione, spicca quella al grande
Antonio Pietrangeli, regista e sceneggiatore italiano, che si svolgerà all’Istituto Luce Cinecittà. La seconda, che invece avrà sede al MAXXI
– Museo nazionale delle arti del XXI secolo, renderà omaggio a Pablo Larraìn. L’autore e filmmaker cileno incontrerà a Roma il suo pubblico
per presentare e parlare delle sue opere. Infine la terza retrospettiva, a quasi trent’anni dall’inizio della sua attività, sarà dedicata al grande studio di animazione della Pixar. Poi ci sarà anche la possibilità di incontrare registi e attori, da Jude Law e Paolo Sorrentino, passando da Todd Haynes per finire a Friedkin, dove parleranno di cinema e della loro esperienza sul set. Antonio Monda prova a invertire la rotta, per risvegliare una Festa del cinema appannata da tempo, e che non ha mai trovato la sua collocazione naturale, ne il supporto cittadino
come presenza di pubblico ed entusiasmo istituzionale. Sembra più una parentesi culturale in una capitale oramai assorbita da scandali politici, corruzione e con poca voglia di scommettere sull’arte e soprattutto sul
cinema. Staremo a vedere…
Voto
7
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