Il Far
East Film Festival di Udine arriva a compiere i suoi 15 anni e, come al solito propone un cartellone di proposte davvero invidiabile,
capace di offrire pellicole dalla Cina alla Malesia, per fare vivere al pubblico presente la forza e i caratteri preminenti di un cinema di genere fuori dagli schemi e difficilmente visibili sugli schermi occidentali. Oramai
Udine è divenuto un faro per la cinematografia
orientale, che qui ha trovato un porto sicuro dove lanciare i propri film e costruire un punto distribuito per le loro opere sul mercato europeo. Evento importante è il premio alla carriera al regista coreano Kim
Dong-ho, tra i fondatori del Festival di Busan (cioè la Cannes dell’Estremo Oriente), è un uomo forte che ha vissuto della sua determinazione
e con la sua passione ha reso grande il suo festival e la cinematografia di un intero paese: la Corea del Sud. Regista e anche attore, lo storico fondatore e direttore del Festival di Busan ha diffuso in tutto il mondo il verbo creativo della sua terra quando ancora era in massima parte sconosciuto agli occhi occidentali. Poi una competizione con 57 titoli provenienti dai paesi di punta dell’estremo oriente, con ben 2 anteprime mondiali e 15 anteprime internazionale senza trascurare le 19 anteprime europee.
Film di punta sono sicuramente,
l’epica ispirata a Kurosara di The Last supper del cinese Lu Chuan,
oppure The Berlin file di Ryoo
Seung-wan, con un thriller spionistico che aprirà
questa edizione del Far East. Altra pellicola sudcoreana da non perdere è National security di Chung Ji-young, che narra la la storia vera di Kim Geun-tae, noto attivista democratico, ed è il resoconto minuzioso del suo rapimento e delle torture subite in 22 giorni di prigionia durante il regime di Chun Doo-hwan nel 1985 (a tre anni di distanza dalle Olimpiadi di Seoul). Da Hong Kong, da non lasciarsi sfuggire Ip Man - The Final Fight a firma Herman
Yau, terzo capitolo della saga sul grande maestro di Bruce Lee e The Guillotines di Andrew Lau.
Dal Giappone, da non perdere l’action The Floating Castle, Inudo Isshin, Higuchi Shinji, l’horror di Hideo Nakata The complex, o la storia di un piccolo eroe racconta da Nakamura Yoshihiro in See you Tomorrow, Everyone, uno dei registi di punta della scena contemporanea giapponese.
Il Far East Film di Udine è un festival frizzante e giovane nell’animo, capace di stupirsi
ancora nel ricercare opere non scontate o completamente riuscite, ma fiere di
esprimere un linguaggio non comune e fuori dagli schemi consoni. Per questo il Far East continua ad esistere e conquistare spettatori e l’apprezzamento di tanti addetti ai lavori.
Voto
7 ½
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