Si tiene dal 26 al 29 maggio 2014 a Firenze la prima edizione del Dragon Film Festival. La vetrina di cinematografia cinese contemporanea (da Hong
Kong a Shanghai) si inaugura lunedì 26 maggio alle 21 al Cinema Odeon con il thriller hongkonghese Cold War dei registi Longman Leung e Sunny Luk. Tra gli ospiti dell’edizione 2014 le attrici star Li Xinyun e Jiang Ye Lan e il regista Zhang Yuan. Il nuovo festival chiude la terza edizione di Primavera di Cinema Orientale, la rassegna di festival che guardano a Oriente, un’avvincente excursus che dalla Corea del Sud, con il Florence Korea Film Fest, ha condotto gli spettatori attraverso la cinematografia mediorientale del festival Middle East Now e a quella giapponesi del WA! Japan Film Festival.
“E’ un bilancio più che positivo quello che ci sentiamo di fare della Primavera di Cinema Orientale – ha detto Stefania Ippoliti, responsabile Area
Cinema di Fondazione Sistema Toscana -. Dopo due anni di sperimentazione e
rodaggio, è arrivato a un punto di maturità , acquisendo i
contorni di una stagione cinematografica ben strutturata, con una proposta
ricca e articolata di film di tutti i generi, posizionandosi a fianco della 50
Giorni di Cinema Internazionale a Firenze, rassegna autunnale di festival che
racconta ogni anno tanti altri popoli e cinematografie di ogni angolo del
pianeta, prediligendo il cinema del reale”.
Il Dragon nasce dall’unione
fra l’Hong Kong Film Panorama (festival sul cinema hongkonghese che per quattro anni ha fatto tappa a Firenze) con una selezione di film dello
Shanghai International Film Festival, una manifestazione rappresentativa della
produzione cinematografica della Cina Continentale. La manifestazione è
organizzata da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana, dall’Hong Kong Economic and Trade Office di
Bruxelles e Riccardo Gelli della Florence Eurasia Association e ha il patrocinio dell'Ambasciata di Roma e il Consolato di Firenze della
Repubblica Popolare Cinese.
In programma 11 film divisi nelle due sezioni Hong Kong (la produzione cinematografica hongkonghese) e Cina Continentale
(una selezione di film dello Shanghai International Film
Festival. Come dicevamo, si parte lunedì 26 maggio con il film, che
ha aperto il 17° Busan International Film Festival ed ha subito sbancato i
botteghini locali diventando uno dei 10 film più visti in Cina nel 2012.
L’ action movie è ambientato in una Hong Kong futuristica e corrotta, in crisi per una serie di accadimenti, che minano la sua aspirazione di proporsi all’Occidente come capitale mondiale della sicurezza. Prima
dell’inaugurazione è previsto il concerto delle musiciste NieXin e Liu Xiao dell’associazione Musicisti Cinesi in italia: suoneranno due pezzi con uno strumento a corda tipico cinese che si chiama Guzheng (fa parte della famiglia delle cetre) in abiti tradizionali cinesi. A seguire si terrà la performance di calligrafia cinese a cura dell’associazione culturale Feimo
Contemporary Calligraphy .
Oltre al blockbuster di apertura, la sezione Hong Kong nel
secondo giorno di festival (27 maggio) intercetta il cinema indipendente con il drammatico
A Fig di Vincent Chui e Love me not, opera prima di Gilitte Leung, successo del cinema di genere con oltre 13 partecipazioni ai festival internazionali solo
nel 2012. Di musica si parla nel film Diva della trentenne Heiward
Mak, omaggio all’industria musicale di Hong
Kong: è la storia di Joey, una diva del pop affermata, e della nuova arrivata Mag Lam. Chiude la sezione, il 29 maggio, il mondo della danza hip hop cinese col film The Way we Dance di Adam Wong.
La sezione Cinema Continentale offre uno spaccato di quello che oggi è considerato un mercato in espansione nella cinematografia internazionale. Saranno tre gli ospiti che incontreranno il pubblico al cinema Odeon: il regista Zhang Yuan e l’attrice Li Xinyun
(star del cinema cinese) presentano in prima italiana il film Beijing Flickers (28/05), storia
di un giovane, San Bao, alle prese con una serie di sventure che vedono sullo sfondo una Pechino caotica e indifferente. L’attrice
Jiang Ye Lan presenta invece il suo film da
protagonista The Love Songs of Tiedan, per la regia di Hao Jie
(29/05). In programma anche il drammatico The Stolen Years (27/05), storia di He Man, che si risveglia dal coma dopo un incidente e non ricorda niente. Il 28 maggio vengono proposti due film di genere: il crime-thriller Lethal Hostage (sei vite che si intersecano in un puzzle ambientato tra lo Yunnan e Pechino) e l’adrenalinico Unbeatable (storia di Fai, ex detenuto che si dà al pugilato per pagare i suoi debiti ). Chiude la sezione The Flowers of War di Zhang
Yimou (col divo Christian Bale), pellicola incentrata sul Massacro di Nanchino, avvenuto in Cina nel 1937. Presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Berlino 2012, il film è stato nominato come Miglior Film straniero ai Golden Globe e ha ricevuto moltissimi
premi ai più importanti festival internazionali, tra cui il Miglior Film
Straniero al Huabiao Film Award e agli Shanghai Film Critics Awards.
Tra gli eventi speciali, mercoledì 28 maggio, alle 17, alla libreria Feltrinelli
(via de' Cerretani) la presentazione del libro Il nuovo cinema di Hong Kong Voci e sguardi oltre l'handover, di Stefano Locati e Emanuele Sacchi, alla presenza degli autori. Il volume esamina oltre quindici anni di cinema cantonese, dall'handover al presente, proponendo un'introduzione ai mutamenti intercorsi nel nuovo millennio, oltre a un'approfondita analisi delle pellicole più importanti prodotte in questi anni. Modera Diego Garufi, critico cinematografico.
Voto
8
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