La forza del festival torinese è
l’identità libera e coraggiosa nel dare vita ad un cartellone di proposte giovani e stimolanti, senza dimenticare il cinema d’autore del passato, ma con un occhio attento alla ricerca e ai nuovi talenti in circolazione. Il programma proposta dalla direttrice Emanuela Martini, affiancata da Paolo Virzì come guest director, vede le novità della sezione Diritti & rovesci voluta da Virzì, che
accoglie cinque docu-film italiani al femminile, tra cui Triangle di Costanza Quatriglio e Per tutta la vita di Susanna Nicchiarelli, omaggi a Josephine Decker, Giulio Questi e Jim Mickle,
restauri importanti di pellicole come Via col vento e Profondo rosso e la retrospettiva imponente con la seconda parte sul Nuovo Cinema Americano dal 1967 al 1967 con film memorabili come: Il laureato, Conoscenza carnale, Duel, ecc…
Nella sezione Festa Mobile, possiamo trovare una raccolta di titoli stimolanti e d’autore, ancora inediti in Italia: dal post-apocalittico The Roven di David Michôd, al turbolento ’71 di Yann Demange, dal road movie Stray Dog di Debra Granik all’anomalo western The Homesman di e con Tommy Lee Jones, passando per il noir The Drop di Michael Roskan, la
nuova commedia di Woody Allen Magic in the Moonlight, il sensuale La chambre bleu di Mathieu Amalric. Il fuori concorso propone una scelta di titoli per amanti del genere, localizzate nella sezione After hour: dall’horror inglese The Canal di Ivan Kavanagh alla commedia sentimentale con gli zombie Life After Beth di Jeff Baena alla nuova travolgente epopea pulp delirante di Sion Sono dal titolo Tokyo. Onde, è uno spazio rivolto alla sperimentazione, dentro anche alle dinamiche del cinema classico e qui si possono vedere le ultime opere di Eugène Green con La sapienza, This is the way di Giacomo Abbruzzese, Nova Dubai di Gustavo Vinagre e tanto altro ancora. Nel concorso principale, Torino 32, riservato ad autori alla, prima, seconda o terza opera, si trovano due titoli italiani, quali Frastuono di Davide Maldi, e N-Capace di Eleonora Danco. Tra le altre pellicole selezionate segnaliamo l’horror australiano diretto da Jennifer Kent, The Babadook, il melò erotico del britannico Peter Strickland, The Duke of Burgundy, il noir del francese Jean-Charles Hue, Mange tes morts, l’esilarante mockumentary vampiresco del duo neozelandese Clement-Waititi, What We Do in the Shadows, il dramma implacabile di Maxime Giroux, Felix ét Meira. Da tenere d’occhio la sezione competitiva di TFF Doc, il concorso dedicato ai cortometraggi italiani e le sezioni autonome SpazioTorino e TorinoFilmLab. Un festival abbondante di proposte, che trova nella cornice cittadina di Torino il suo naturale spazio, vivibile e accogliente e soprattutto ideale per assaggiare con mordente passione un cinema giovane e appassionato, vera gioia per ogni cinefilo che si rispetti.
Voto
7/8
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